Pitagora, era calabrese puro sangue o greco adottato?

Pitagora

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È ormai certo che in provincia di Reggio Calabria, in località Stole (dal greco antico “zona templare”), a ovest del promontorio Capo Zeffiro, nella Locride, a ridosso della fiumara La Verde (in antichità Trope “corso navigabile”), sorgeva la città greca di Samo.

San Tommaso d’Aquino addirittura scrive:

“Pytagoras natione Samius, sic dictus a quandam Calabriae civitate” (“Pitagora nativo di Samo, città Calabrese”).

Ma ci sono tantissime altre testimonianze che ci danno conferma che Samo di Magna Grecia è realmente esistita, anche se da ciò non si può concludere che sia la città natale del celebre matematico. Ancora oggi, a pochi chilometri dalla zona di riferimento, a differenza di quasi trenta secoli, sorge il paese di Samo, piccolo centro aspromontano, con meno di mille abitanti. Come stavamo dicendo, non possiamo dare per certo che si tratti della madrepatria di Pitagora, ma non lo possiamo neppure escludere. Secondo Erodoto, il primo insediamento nella zona di greci (certamente samii) risale al 493 a.C. e andò a interessare un’area in precedenza occupata dai locresi e poi ceduta dagli stessi a coloni provenienti dall’isola di Samos, nell’Egeo orientale. Basterebbe questo a smontare la teoria di San Tommaso, perché in realtà la nascita di Pitagora è da datare a circa sessant’anni prima della fondazione della antica polis.

Seguendo tale logica, il nostro filosofo e matematico (fondatore a Crotone, intorno al 530 a. C., di una delle primissime scuole di pensiero del mondo) non sarebbe un greco calabro ma un greco arrivato a Crotone da Samos isola dell’Egeo.

scuola pitagorica

La scuola pitagorica

Ma noi abbiamo le basi per affermare l’esistenza di un precedente insediamento. Un insediamento fondato da altri samii. Si tratterebbe di una sorta di piccolo agglomerato, eretto molto prima dalla fondazione della polis di Samo. Fu fondato da alcuni samii provenienti da Zancle (l’attuale Messina), dove si erano stabiliti tempo prima insieme con una comunità di profughi milesi; e da dove, entrambe le comunità, furono successivamente espulse. I milesi, circumnavigate le coste tirreniche calabresi, si stabilirono nei pressi del vibonese dove fondarono Mileto. Mentre i samii andarono a innalzare dimora da quest’altra parte della Calabria, lungo la costa ionica. Neppure la suddetta ipotesi ci assicura però che Pitagora sia figlio di questo primo insediamento. In realtà nessuno ce lo può assicurare, anche se a noi piace crederlo. Comunque sia, l’unico dato certo è che Samo di Magna Grecia è realmente esistita; e che si trovava con ogni probabilità nella zona da noi oggi conosciuta col nome di Stole. Che si sia trattato della madrepatria di Pitagora o meno, lo lasceremo stabilire a eventuali scoperte future. Sperando che, qualora queste avvenissero davvero, si possa finalmente fare luce sull’intera vicenda.

 

 

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Author: Francesco Marrapodi

Scultore ambientalista calabrese, si occupa di giornalismo e di letteratura. Ha collaborato e collabora con diverse testate giornalistiche italiane. Tra le sue opere più importanti la scultura di sabbia: "La morte di Poseidone" pubblicata anche sulla pagina Facebook di Greta Thunberg.