Questo post é stato letto 25780 volte!
Sbatti le imposte come a celar rumorose urla,
svegli le allodole per ricordare il loro viaggio
e nell’attesa del culmine sparisci sotto queste spoglie di sole e di luce.
Tu,
che m’affliggi l’anima ribelle,
che patisci sotto il mio stesso cielo,
che cerchi le radici di una folata improvvisa,
tu,
oh inerme calore che mi accarezzi le rughe del viso,
che mi ricordi di quanto veloce e’ il tempo.
Se mai si desta il mio dolce pensiero,
di te cerchera’ sempre il ricordo,
sperando di riviver mio ‘si grande amore.
E rido e mi svesto da ogni sentore,
e’ cattivo e mi sento come il calice del rosso vinello,
e respiro senza ossigeno che inebria le vene.
Il cuore ha un padrone che pulsa,
batte e sbatte sempre le imposte,
nel ricordo che il vento e’ arrivato fin qui,
attraversando i vicoli incerti di questa mente ansimante vendetta d’amore.
Questo post é stato letto 25780 volte!