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di Giuseppe Condello
La barca va nel notturno,
Anche solo immaginato dai poeti
Della consacrazione musicale.
Ei fu senso di una lucida follia
Del mare dei suoi sensi
E scardinava con i suoi canti
La solitudine che tutto prende
Ma non tutto annienta.
Come sei dolce ancora che canti
Il paesaggio toscano o tu maestro
Di successive fiorenti generazioni di poeti.
Tu, sigillo di una vera parola:
Dino Campana!
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