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Anno Località causa del terremoto intensità
1169 Stretto di Messina Sisma in mare 11 grado ME 4
1693 Sicilia Orientale Sisma in mare 4 grado ME 4
Ritiro considerevole ed inondazione. Catania, Augusta e Messina furono colpite da uno tsunami che buttò sulla spiaggia numerose imbarcazioni
1783 Calabria Tirrenica Sisma a terra 11 grado ME 9 metri 6
La Calabria sperimentò la più violenta e persistente sequenza di terremoti di cui si abbia memoria negli ultimi duemila anni.
Il giorno 5 febbraio venne dato l’avvio a tale terribile sequenza con un terremoto che innescò uno tsunami che colpì duramente le coste calabresi da Messina a Torre del Faro e da Cenidio a Scilla.
Messina, Reggio Calabria , Roccella Ionica, Scilla e Catona ebbero le strade allagate e l’acqua del mare si addentrò nella terraferma per quasi due chilometri.
Il giorno seguente si verificò una seconda scossa tellurica e il conseguente tsunami provocò un grandissimo numero di vittime, soprattutto nella Calabria meridionale (Scilla): la particolarità di questo tsunami è che non venne innescato direttamente dalla scossa di terremoto, ma dallo scivolamento in mare di una parte del Monte Paci.
Molti abitanti di Scilla, spaventati dalla terribile sequenza delle scosse, cercarono rifugio sulla spiaggia, ma qui vennero sorprese dalla terribile ondata alta fino ai tetti delle case: le vittime in seguito allo tsunami furono oltre 1.500.
Il massimo runup (9 metri) venne registrato a Marina Grande (Scilla), ma in molte altre località (Peloro, Torre del Faro, Punta del Pezzo) il fronte d’acqua raggiunse la già notevole altezza di circa 6 metri.
Da segnalare che dopo la scossa del 5 Febbraio vene furono altra più o meno della stessa insita che sconvolsero tutto il territorio calabrese e duro addiriturra i movimenti terrulici per circa 2 anni.
1818 Sicilia Orientale Sisma a terra 9 grado ME
Onde anomale a Catania
1832 Calabria Ionica Sisma a terra 10 grado ME
Inondazione a Magliacane (Crotone)
1836 Calabria Ionica Sisma a terra 9 grado ME
Ritiro/inondazione: barche danneggiate
1894 Calabria Tirrenica Sisma a terra 9 grado ME
Navi trasportate a terra a Reggio Calabria
1905 Calabria Tirrenica Sisma a terra 10 grado ME
Forte inondazione e navi danneggiate
1907 Calabria Ionica Sisma a terra 9 grado ME
Inondazioni a Capo Bruzzano
1908 Stretto di Messina Sisma in mare 11 grado ME
Il più intenso dei terremoti in Italia, che provocò un violentissimo tsunami, in assoluto il più grande mai registrato nel nostro Paese, che ovunque si manifestò con un iniziale ritirarsi delle acque del mare seguito dopo pochi minuti da almeno tre grandi ondate che portarono ovunque distruzione e morte.
Le località più duramente colpite furono Pellaro, Lazzaro e Gallico sulle coste calabresi e Riposto, S. Alessio, Briga e Paradiso su quelle siciliane.
I maggiori runup furono registrati a S. Alessio (11.7 metri) e a Pellaro (13 metri), ma in molte altre località l’altezza dell’onda fu di 8-10 metri, e dovunque le case situate nelle vicinanze della spiaggia vennero spazzate via dall’impeto dell’onda.
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