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di Salvatore D’Aprano
Nella notte incantata,
nell’ora in cui
i più dei mortali
lasciano cadere
ai piedi del letto
gli aguzzi rostri e Morfeo
imprime sui loro volti
un fanciullesco candore,
quando s’ode il concerto
dei battiti del cuore
è meraviglioso
contemplare il cielo.
Solamente
in quell’onirica ora
d’illimitata quiete
si possono percepire
le lievi vibrazioni
delle radici dell’anima.
Salvatore D’Aprano © – (0169 = ©)
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