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di Virginia Iacopino
QUANDO TUTTE LE REGOLE SI INFRANGONO L’UNICA LEGGE E’ LA FORZA BRUTALE. MASSACRARE, MASSACRARE, NON C’E ALTRO MODO DI FARE LA GUERRA (Dalla ballata di William Calley)
Che Guevara aveva il massimo rispetto per i prigionieri e i feriti nemici. Non nutriva odio irrazionale, non usava torture. Da medico con grande bontà di animo li curava e, dopo aver spiegato loro le giuste ragioni della lotta guerrigliera, li lasciava liberi. Molti di loro chiedevano di far parte dell’esercito di Che e Fidel Castro. L’interrogatorio dei prigionieri era pubblico, trasmesso dalla radio dando così una lezione di vera democrazia. Alcuni contadini e operai si infastidivano di tanta magnanimità ma riuscivano a capire quando gran parte dei prigionieri si definivano poveri diavoli pagati e addestrati dalla CIA che li ingannava con una feroce propaganda dei mali dell’ateo comunismo.
Quanta diversità con Calley la cui ballata venne incisa in un disco che ebbe grande successo. Il criminale terrorista americano Calley il 16 maggio 1968, in uno dei tanti villaggi vietnamita devastati dalla guerra americana ,guidò una cordata che trucidò 347 inermi innocenti:uomini, donne e bambini. E non fu l’unica loro strage. Ai giudici del tribunale che lo condannò all’ergastolo Calley diede questa spiegazione: “Episodi come questi avvengono, sono avvenuti e avverranno in tutti i conflitti”.
Una grande parte di americani, cantando la ballata, insorse contro la sentenza. E il presidente Nixon,con incredibile intromissione nella giustizia legale, impedì che Calley venisse incarcerato per questo evocò a se l’esame del caso. Le persone che insorsero così come Nixon, stanno a significare che, in guerra, per odio atroce, è lecito massacrare e qualsiasi nefandezza passa per legittima difesa, per dovere patriottico. Inorridiamo per le stragi dell’Islam che rappresenta il potere politico, economico e religioso. Terrorismo ed emigrazione scuotono il mondo. Da che cosa gli emigranti fuggono? Non solo dalle guerre ma dalla miseria a cui tutte le nazioni, nessuna esclusa, con il colonialismo hanno procurato tanto squallore e tanta miseria. E noi litighiamo per quanti emigranti dobbiamo spartirci tra Nord, Centro,Sud e nei possedimenti vaticani. Orrore e vergogna!
Oggi in nome dell’Islam parla la voce più reazionaria estremista che oppone resistenza e violenza nei confronti sia dei musulmani non integralisti che dei fedeli delle altre religioni. La maggior parte dei credenti islamici non si riconosce nel Whhabismo dell’Arabia Saudita che, da decenni, finanzia l’islam oscurantista. Il Whhabismo è una forma estremamente rigida dell’islam sunnita che insiste su una interpretazione letterale del corano per cui tutti coloro che non predicano l’Islam Whhabista sono pagani, cristiani nemici dell’islam così come lo furono nelle crociate gli infedeli che oltraggiavano il Santo Sepolcro.
Il Regno Unito e l’America per prevenire l’espansione dell’influenza sovietica in Medio Oriente, maggiore produttore di petrolio al mondo, accolsero nei loro territori dissidenti iracheni,siriani ed egiziani membri della fratellanza musulmana estremista finanziata dall’Islam politico dell’Arabia Saudita. Molti studenti furono i primi a divenire guerriglieri armati. Trafugarono gli imponenti arsenali delle armi che erano servite per le guerre balcaniche e così fecero anche per gli arsenali di Gheddafi. Frequenti sono gli attacchi terroristici in Iraq, in Siria, in Libia, Yemen, Nigeria, Filippine, America e Europa. Fede ed ideologia non sono gli unici moventi. L’attrattiva principale è il denaro proveniente dai ricchi proventi del petrolio. Alla domanda se l’Islam è ispirato così Gandhi rispose: “Si anche il Corano è il libro sacro ispirato e Maometto è uno dei suoi profeti”.
La stessa cosa penso dell’induismo, del cristianesimo se si guardano le religioni come se fossero le mille foglie di un albero ci sembrano tutte differenti ma tutte riconducono allo stesso tronco. Finchè non si intuisce tale unità di fondo non cesseranno le guerre mosse in nome di Dio o di Allah. Le pagine di storia sono tutte lordate da guerre religiose. Ad Allah viene attribuito il soffio misericordioso che è molto simile allo spirito divino cristiano che aleggiò dappertutto e portò all’esistenza del mondo. Ogni giorno spuntano all’orizzonte dottrine religiose impostate al terrore apocalittico ma secondo la suggestiva rappresentazione del cavallo bianco (Cristo) del cavallo rosso fuoco (le guerre) e del cavallo nero (la carestia e la fame che avanza) e del cavallo pallido (morte prematura per malattie) che galoppano,scalpitano rumorosamente non per far paura ma per rafforzare la fede che porterà speranza di un futuro migliore (testimoni di Geova a cui dovrebbero convertirsi tutti coloro che aspirano a vivere nel moderno paradiso terrestre; gli attuali tempi difficili finiranno presto, tempi migliori stanno alle porte).
Anche l’Unità d’Italia come illustri ricercatori meridionalisti e non raccontano fu un genocidio di migliaia e migliaia di italiani del Sud uccisi, incarcerati, deportati, torturati, derubati durante l’invasione della spedizione del Mille per l’unificazione dell’Italia. Interi paesi vennero rasi al suolo, saccheggiate le case, fucilati e poi bruciati tutti gli abitanti.Un arcipelago Gulag è stata l’Unità d’Italia liberata e unita degna delle atrocità dell’Isis che con i mezzi moderni di distruzione di massa fornitigli da tutto il mondo vogliono liberare le loro terre dagli infedeli che adesso siamo tutti noi. Voglio raccontarvi quanto è successo ad un mio avo: l’infame colonna garibaldina, in fuga verso l’Aspromonte, portò con se un preziosissimo prigioniero: l’arciprete di Condofuri Bruno Jacopino, sacerdote di distinto attaccamento al governo borbonico, benvoluto da Ferinando II da cui otteneva aiuti. Don Bruno contrario ad altri preti massonici anti borbonici, si prodigava per i poveri. Era convinto che la situazione calabrese sarebbe migliorata senza violenze. I carnefici garibaldini lo fecero a pezzi lasciandoli in pasto ai lupi aspromontani. I registri parrocchiali vennero distrutti. Chissà se si trovano ancora tracce negli archivi vaticani.
Vittorio Emanuele all’ambasciatore austriaco disse: “Ci sono due soli modi per governare i meridionali, con le baionette e con la corruzione”. Il paradosso è che anche noi terroni intitoliamo strade, piazze, monumenti ai nostri predatori e carnefici che mangiarono i pezzi di sapone casalingo, si abbuffarono scambiandolo per formaggio trovandolo saporito.
Antonio Gramsci, rimproverato per la durezza con cui raccontò lo sterminio al Sud, rispose: “Perchè dovrebbe un popolo dimenticare i suoi antenati,la sua storia e il dolore che ha vissuto?”.
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