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di Giuseppe Condello
Ed è apparsa stamane la creatura di dio.
Era coi capelli sciolti, viva negli occhi, il sorriso accaldante.
Aveva l’anima nelle mani che gli ho stretto e il profumo che incendia la poesia.
Nella creatura di dio stamane c’era lo spirito di una grazia assoluta, un corpo in un linguaggio sonoro: alto è l’amore che si propaga per la creatura di dio in terra!
E ti vedi e ti senti uomo.
Nello specchio del cuore carpisci la profondità, che il sentire è al di là di ogni cosa.
Ed è apparsa stamane la creatura di dio.
Donna del verso, donna per la musicale irrequietezza delle parole, donna sovrana tra le luci e candida e tenera in semplice abisso ha eletto la sensuale perdizione.
Altissima fede è in colei che rende silenzio tra il vociare e cascate di vita pur tra l’indifferenza.
È apparsa stamane la creatura di dio; fiumana di mistica ascesi è ora il suo corpo che scardina le ombre.
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