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Il niente, possente maestro del mio vuoto andare controcorrente,
appartiene a un capitolo troppe volte sfogliato.
In quel libro stropicciato, tutto il male vissuto,agognato,cercato, per rifugiare i tristi spifferi di un tempo remoto,
anelando i sogni di bimbi passati a giocare in quel giardino.
Forse il sole non si dimentica,
forse il sole non riscalda,non abbaglia,non tramonta sui giorni rilegati in quel libro impolverato.
Nel percorso della vita,soffochi al di la’di un confine,
dentro labirinti di specchi rotti dai terremoti dell’anima.
E poi di nuovo primavera…a rinverdire quei giardini, dove giovani innamorati
ritrovano nascosti tra i fiori sogni e passioni.
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