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di Giuseppina Sapone
La musica popolare calabrese si fa strada nella capitale. Secondo appuntamento nella Città Eterna per i Taranproject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea, due dei più rappresentativi esponenti di quella che ormai è diventata la travolgente e rinnovata musicalità calabrese. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi Roma si è scatenata al ritmo delle tarantelle di casa nostra. Locali affollati, fans devoti e pronti a sobbarcarsi la fatica e il costo di un lungo viaggio pur di non perdere l’evento, stupiti romani che si sono ritrovati a saltare sulle note dei tamburelli e dell’organetto,nonchè della pipita, della lira calabrese e della chitarra battente, tutti strumenti della tradizione regionale riscoperti e valorizzati.
Cavallaro e Papandrea, eccellenti musicisti, e maestri rispettivamente di chitarra battente e lira calabrese partecipano da tempo alle iniziative del Roma Tarantella Festival, una rassegna musicale organizzata e promossa da Valerio Filippi, anch’egli musicista e appassionato cultore delle musicalità del sud Italia.
Il festival è nato come un omaggio nei confronti della Locride, della sua gente e delle sue tradizioni, che hanno generosamente contribuito all’idea stessa di questa rassegna musicale, popolare ed etnica.
E nei prossimi mesi un altro importante appuntamento aspetta la band locridea e tutta la Calabria; il 10 dicembre, infatti, è in programma a Roma un’interessante manifestazione contro tutte le mafie, dal nome “No mafia day”,cui parteciperanno anche i Taranproject per rallegrare le serate e ricordare a tutti che la Calabria ha un cuore che batte al ritmo tarantato dell’amore per le radici e per un futuro privo del cancro dell’illegalità.
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