Detti Calabresi 1

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Inviati alla redazione da Nino Nicolò

CU’ SI VARDAU, SI SARBAU
Chi si è guardato, si è salvato

E’ un esplicito invito alla prudenza, ad agire senza avventatezza, anche perché la vita è piena di insidie. Il riferimento al passato, vuole essere di insegnamento.

OGNI TESTA E’ UN TRIBUNALI
Ogni testa è un tribunale

Ogni persona ha una propria opinione e vorrebbe che fosse quella seguita dagli altri. Il riferimento alla testa vuol precisare la sede ove si formano le idee. Anche gli antichi latini non la pensavano diversamente. Dicevano infatti: tot capita tot sententiae.

SI VOI CAMPARI IN PACI, VIRI, SENTI E TACI
Se vuoi vivere in pace, vedi, ascolta e taci

Si sa che l’essere coinvolti in vicende altrui, può portare solo seccature. Il proverbio consiglia di essere riservati e di tenere per sé quel che si è visto o sentito.

STATTI ARRASSU
Stai lontano

E’ un invito a tenersi lontani da certe situazioni, che potrebbero portare conseguenze seccanti o addirittura pericolose.

SI VVOLI DDIU E NON CHIOVI
Se vuole Dio e non piove

I nostri antenati facevano affidamento, per ogni cosa importante, alla volontà di Dio, cui si affidavano in modo completo. Ma, gente pratica com’era e svolgendo la maggior parte dei loro lavori all’aperto, si preoccupavano anche dell’inclemenza del tempo. Pertanto, la volontà di Dio e la clemenza della natura.

CHIOVI A NZUPPAVIDDHANU
Piove in modo da inzuppare il contadino

Quando piove piano piano, anche se di continuo, il contadino non resiste a rimanere in casa. Va ugualmente nei campi, ritenendo di non bagnarsi troppo. Ma la pioggia è inesorabile. Piano piano gli bagna gli indumenti in modo tale che, ritornato a casa, si accorge di essere inzuppato fino al midollo.

GENNAIU SICCU, MASSARU RICCU
Gennaio secco, contadino ricco

L’esperienza contadina aveva scoperto che un mese di gennaio senza pioggia, dopo quelle abbondanti dei mesi precedenti, era una vera ricchezza per l’agricoltura. Era una facile previsione di raccolti abbondanti.

JORNU ‘I MAI E MISI ‘I POI
Giorno di mai e mese di dopo

E’ un modo significativo per indicare che un certo impegno non sarà assolutamente onorato o che un’opera sia compiuta. Equivale ad un “no” categorico.

LIBICCI, MAI BBENI FICI
Il libeccio non ha mai portato bene

Quando soffia il vento di libeccio, non c’è bene per nessuno: E, diremo noi, in modo particolare per chi lavora la terra e per chi va in mare per pescare. E’ un vendo di cui non ci si può fidare: quasi sempre procura guai. Attenzione, dunque!

CU TROVA MODDHU, ZAPPA FUNDU
Chi trova il terreno morbido, zappa fino in fondo

Dal linguaggio contadino, una massima da valere nelle relazioni sociali. Vi sono persone che approfittano degli altri, quando si accorgono che sono disponibili e cedevoli ad ogni richiesta. E’ un modo di agire cher non va assolutamente condiviso.

‘U MULUNI NON SEMPRI NESCI RUSSU
Il cocomero non sempre è rosso, all’interno

Mai fidarsi delle apparenze: quante volte un  cocomero che promette bene, si rivela, una volta tagliato, non all’altezza delle aspettative. Ossi, non è rosso come lasciava intendere. Così le persone: non sempre sono come appaiono a prima vista. Pertanto, prudenza nel giudicare!

A FIMMINA E’ COMU  ‘A   JATTA  –  CCHIU’ ‘A   LLISCI E CCHIU’  S’INGATTA La donna è come la gatta, più la lisci, più si accovaccia.

Ottimo paragone: la donna ha tanto bisogno di coccole e carezze: ma, attenzione! Come la gatta, non dà mai sicurezza: può rivoltarsi all’improvviso, anche senza un perché.

AMA L’OMU TOI, CHI VIZI SOI Ama il tuo uomo, con i suoi vizi

Era il consiglio che una volta le madri davano alle figlie che andavano spose: tanta tolleranza, anche nei momenti difficili. Oggi le ragazze non l’accetterebbero più, per la maggiore presa di coscienza delle donne sulla loro dignità e parità di diritti.

ARIA NETTA, NON AVI PAURA I TRONA Aria limpida non ha paura di tuoni

Metafora sempre valida: chi ha la coscienza a posto, non deve temere nulla. Non gli può capitare niente di negativo, che abbia attinenza col suo modo di agire.

ACQUA DAVANTI E VENTU D’ARRETU Acqua davanti e vento dietro

E’ quello che si augura alle persone che si sono rese antipatiche col loro comportamento e con le quali non si vuole più avere alcun rapporto. Che vadano via al più presto, anche con l’aiuto dei peggiori agenti atmosferici.

A LINGUA NON AVI OSSA MA RUMPI L’OSSA La lingua non ha ossa, ma rompe le ossaDedicato alle persone maldicenti, che amano seminare zizzania e diffamazione.

Come è noto, la lingua è un organo senza ossa, ma, parlando, ha la capacità di causare tanti danni che chi ne è oggetto può ritrovarsi ridotto ai minimi termini, sia pure in senso metaforico.

BUCCA  ND’AVI  E  PAROLA  NO Ha la bocca ma non ha parole.

Antico elogio delle brave fanciulle, che una volta erano educate ad essere molto riservate tanto da non profferire parola quando si trovavano al cospetto di persone più grandi di loro o con le quali non era conveniente una libera conversazione. Oggi, forse, si è passati ad un eccesso opposto.

‘CCA  SUTTA NON CHIOVI Qui sotto non piove

Chi la fa, l’aspetti. Il proverbio veniva pronunciato mettendo l’indice destro sotto il palmo della mano sinistra, dove la pioggia non potrebbe bagnarlo. Sta a significare lo stato d’animo di chi ha ricevuto un torto di cui non può ottenere subito ragione, ma che non intende dimenticare. E’ la promessa che presto o tardi lo sgarbo verrà ricambiato.

FABRRICA E LITE, TUCCATI E VIRITI Costruzioni e cause, toccatele e vedrete

I lavori edili in casa o le controversie giudiziarie sono apportatori di tanti fastidi che soltanto che li prova direttamente, può comprenderne la gravità.

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