Dell’umano inventare

Ntacalabria

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di Giuseppe Condello

Voi, che siete assenzienti

Alla mediocre traccia del conformismo parolaio

Non sentite nel cuore la parola del solitario poeta?

Parola, che unica e solitaria, si fa senso di una diversa narrazione.

Voi, che siete assenzienti

Alla mediocre percorrenza dei pensieri già resi

Non sentite nel cuore il pianto elegiaco

Di un pianoforte meridiano?

L’emozione fa vibrare il corpo e dona il volo

All’anima che si invola sulle alture

Di altra narrazione.

Voi, che siete assenzienti

Alla mediocre volontà del potente che tutto vuol dominare

Non sentite nel cuore la libertà del sorridere

E quell’amare sincero per inondare il mondo?

Altro è il vero che non la falsità fatta credere

Come unica verità.

Sta così la poesia attaccata alla storia umana

In quanto essenza di un universo mai scontato.

In un giardino parlano e si amano tra di loro

Fiori diversi: gli spazi sono infiniti per gli accadimenti

Dell’umano inventare.

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