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di Giuseppe Condello
Cosa narriamo noi poeti?
Di Dante la parola mistica dell’umano
O di Leopardi la parola commovente
E filosofica sull’umano,
Di Neruda l’amore in parola
Per le amanti senza deserto umano,
Del tempo nostro l’incertezza umana:
Ed il contemporaneo non ci appare soltanto
Ma lo sentiamo dentro
Che noi poeti diventiamo coscienza
Da noi stessi all’umano.
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