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Oggi in riva al mare
calpesto conchiglie e sassi venuti fuori piangendo,
ed io guardando la furia delle onde
mi sento agitare.
È immensa la distesa azzurra,
profumo inebriante di iodio
mi ubriaca di salsedine e vento.
E come quando ero bambina
mi fermo e osservo quell’unica onda che va e che viene
immaginando di cavalcarla.
Il mare…
la forza della natura,
colpisce e rapisce i sensi di chi ora non più bambina,
si veste di ricordi e
alzando gli occhi al cielo
vorrebbe farsi investire dal raggio di sole che ne evapora gli odori.
Con un po’ di fantasia non è poi così difficile cavalcare quell’onda…
ancora una volta.
Mi chino sui ciottoli
per ritornare al suo vivere quella conchiglia smarrita.
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