“Catenaccio” di GianFrancesco Turano

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di Marina Crisafi

Dopo Ragù di Capra, noir antropologico ambientato nella Locride, il giornalista Gianfrancesco Turano, reggino di nascita e milanese d’adozione, torna con un altro libro rivelazione: “Catenaccio! Il calcio come i campioni non l’hanno mai visto”, Dario Flaccovio Editore anno 2006.

Non quello degli ingaggi milionari, delle auto di lusso e delle bellissime modelle. Tutto questo non ha mai riguardato l’allenatore Luigi Litaliano, protagonista del romanzo. 40 anni di carriera, in 40 panchine diverse, nelle serie più misere del calcio e, giunto alla 999sima partita, il mister più esonerato d’Italia, inguaribile sostenitore della tattica del “catenaccio”, sta per appendere la tuta al chiodo dispiaciuto di non poter giocare la millesima partita.

Ma ecco giungere l’inattesa offerta del barone Uto Sombrero di Cirrocumulo. Un’ultima sfida, cui Litaliano non può rinunciare: Achei Associazione Oligarchica vs. Troia Football Club. Come dire, ricchi contro poveri. Così incomincia la rocambolesca organizzazione di un incontro che vedrà da una parte i Troiani di Litaliano, reietti della società, e dall’altra gli Achei del barone, belli e luccicanti fuoriclasse.

Uno scontro tragicomico che ricorda le imprese della Longobarda del mitico Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi, nel film cult “L’allenatore nel pallone”. Ma che si ispira volutamente alle reminiscenze omeriche dell’Iliade, l’unico libro che Luigi Litaliano ha letto nella sua vita e dal quale ha sempre tratto insegnamenti. Ed ora il mister, guidato dagli dei dovrà rimettere in forma la sua armata Brancaleone, una squadra di morti di fame accomunati dalla fede nel catenaccio e dalla fedina penale sporca, in modo da non essere schiacciati dai ricchi sostenitori del calcio moderno, votati invece all’attacco. Trucchi, strategie e legittimi colpi bassi si susseguiranno aspettando il fatidico incontro del 15 agosto a Rimini, dove si vedrà se a vincere sarà il calcio moderno, parodia beffarda della recente Calciopoli, oppure quello primitivo, basato sul vero e sano agonismo.

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Author: Consuelo

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