Canto della fratellanza

Ntacalabria

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di Giuseppe Condello

Avanza ogni giorno in questo nostro contemporaneo

L’ingiustizia del più forte ingiusto

Ai danni del debole, molte volte abbandonato

Nella sua solitudine al male del non dover vivere.

Poeti, svegliatevi e cantate alle folle il dolore

Per chi è fratello, spirito di vita nella vita.

E voi che anelate col cuore non velato

Alla profonda solarità del divenire umanitario

Siate fermi difensori delle vite sopraffatte,

Siate uomini e donne al di là di appartenenze divisorie.

E intanto stiamo qui a consumarci le carni

Per queste sofferenze, ma il canto di un infinito

È alto e si protende agli occhi della verità

Nel nome della più unica tra tutte le virtù:

La fratellanza.

RIPRODUZIONE RISERVATA

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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