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di Giuseppe Condello
Avanza ogni giorno in questo nostro contemporaneo
L’ingiustizia del più forte ingiusto
Ai danni del debole, molte volte abbandonato
Nella sua solitudine al male del non dover vivere.
Poeti, svegliatevi e cantate alle folle il dolore
Per chi è fratello, spirito di vita nella vita.
E voi che anelate col cuore non velato
Alla profonda solarità del divenire umanitario
Siate fermi difensori delle vite sopraffatte,
Siate uomini e donne al di là di appartenenze divisorie.
E intanto stiamo qui a consumarci le carni
Per queste sofferenze, ma il canto di un infinito
È alto e si protende agli occhi della verità
Nel nome della più unica tra tutte le virtù:
La fratellanza.
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