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L’assessore regionale alla Cultura Mario Caliguri interverrà alla presentazione del progetto di ricerca “Ammira” (Acquisizione multispettrale, miglioramento, indicizzazione e ricerca di artefatti artistici) che si terrà – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – il 13 gennaio prossimo nella sala stampa dell’Università della Calabria nel corso del seminario dal titolo “Dal reale al virtuale: quando la tecnologia sposa l’arte”.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Calabria con fondi europei ed è frutto di un partenariato tra il CNR di Pisa, il dipartimento di meccanica della facoltà di ingegneria dell’Unical e la società “Tea” (Territorio, economia e finanza, ambiente) di Catanzaro.
“Soprattutto in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia – ha affermato l’assessore Caligiuri – il recupero e la valorizzazione dei documenti storici diventa fondamentale. In tale ottica, la Giunta regionale ha recentemente approvato un progetto per la digitalizzazione e il recupero dei documenti archivistici più importanti della Calabria. Tra l’altro – ha aggiunto Caligiuri – è prevista anche la costituzione di una rete per il recupero e la tutela del patrimonio archivistico della Regione Calabria con la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici”.
L’obiettivo del progetto “Ammira” è quello di sperimentare metodi innovativi di diagnostica, restauro virtuale e archiviazione digitale da abbinare alle tradizionali attività di restauro e intervento sui manufatti artistici. La sperimentazione è finalizzata alla messa a punto di una strumentazione hardware in grado di rispondere alle esigenze condivise dai diversi soggetti responsabili delle politiche culturali (Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenze, Amministrazioni, privati possessori di manufatti artistici).
Al seminario parteciperanno il rettore dell’Unical Giovanni Latorre, Francesca Martinelli ricercatrice dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’informazione del CNR di Pisa, l’amministratore unico della società “Tea” Elena Console e Fabio Bruno ricercatore del dipartimento di meccanica della facoltà di ingegneria dell’Università della Calabria.
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