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Vittorio Sgarbi sarà ospite del Premio Letterario Caccuri che si terrà dal 7 al 10 agosto. E’ stata questa la principale novità annunciata questa mattina al Salone Internazionale del Libro di Torino da Adolfo Barone, presidente dell’Accademia dei Caccuriani, e Olimpio Talarico, responsabile sezione saggistica del Premio. Ospiti dello stand della Regione Calabria, hanno anche illustrato le peculiarità dei tre libri finalisti della sezione di saggistica.
Come annunciato in anteprima lo scorso 17 aprile al Vittoriale degli Italiani, alla presenza del presidente delle giurie Giordano Bruno Guerri, saranno Pierluigi Battista con “Mio padre era fascista”, edito da Mondadori, Edoardo Boncinelli con “Noi siamo cultura” edito da Rizzoli e Gianluigi Nuzzi con “Via Crucis” edito da Chiarelettere, a contendersi la V edizione del Premio. Si ricorda che le tre opere prescelte saranno sottoposte al giudizio della Giuria tecnica nazionale e di quella composta da 80 tra gli Accademici Caccuriani. La Giuria nazionale è formata da trenta tra scrittori, giornalisti, esponenti del mondo accademico e culturale, tutti nomi di primissimo piano.
Per quattro giorni Caccuri diventerà il palcoscenico di dibattiti, incontri, confronti e analisi approfondite sullo stato della lettura in Italia. Tra questi, appunto, ci sarà Vittorio Sgarbi, tra i più bravi divulgatori dell’arte che oggi vanti l’Italia. “Crediamo alla cultura come strumento di crescita”, ha affermato Adolfo Barone durante la conferenza.
“In Calabria si legge e stiamo lavorando per portare sempre più libri nelle scuole. Con la cultura si può fare economia”. Della stessa idea è stato il consigliere regionale e componente della commissione bilancio Giuseppe Aieta: “Come Regione Calabria stiamo investendo molto nella cultura perché crediamo che solo con la letteratura e l’arte si possa sconfiggere la brutalità, anche delle mafie. Al nostro stand al Salone del Libro si stanno alternando più di 35 editori calabresi. E’ il segno di una vitalità culturale importante”.
Alla conferenza hanno preso parte, oltre ad Adolfo Barone e Olimpio Talarico, anche il giornalista Bruno Gabarotta, già ospite al Premio Caccuri, Armando Pagliaro e Giacinto Gaetano, rispettivamente dirigente e funzionario del settore cultura della Regione Calabria.
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