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“Usura e racket condannano il territorio crotonese ad un progressivo isolamento rendendo impossibile qualsiasi tentativo di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita della nostra comunità. Fondamentale la presenza dello Stato, con i suoi presìdi di legalità e di sicurezza, per lottare contro fenomeni coercitivi e illeciti che portano nella casse della ‘ndrangheta, secondo l’Istituto Demoskopika, circa 3 miliardi di euro”. Così la senatrice del Pdl Dorina Bianchi commenta la passeggiata antiracket promossa stamattina a Crotone dalla Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane.
“E’ necessario contrastare, – spiega la parlamentare crotonese – anche attraverso i nostri comportamenti quotidiani, tutti quei fenomeni che ostacolano la libertà d’impresa e che alimentati dalla crisi economica incalzante, stanno assumendo dimensioni sempre più allarmanti. Secondo i dati del XIII rapporto di Sos Impresa il 50% delle imprese calabresi pagano il pizzo a fronte di un decremento delle denunce che registra invece uno sconfortante meno 15%”.
“Proprio per questo – conclude la Bianchi – è fondamentale che i cittadini scendano nelle piazze, al fianco delle istituzioni e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, per esprimere il proprio dissenso e rifiuto di una piaga silenziosa che opprime l’imprenditoria sana e genera ingenti flussi finanziari a vantaggio della criminalità organizzata”.
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