Crotone, scoperta truffa ai danni dell’Inps, 23 denunce

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I militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Crotone hanno scoperto una nuova truffa ai danni dell’INPS, posta in essere dal titolare di una ditta individuale di Isola Capo Rizzuto che, attraverso la fittizia assunzione di ben 22 braccianti agricoli, ha consentito l’indebita percezione di indennità previdenziali ed assistenziali per un ammontare di € 100.000.

L’indagine della Fiamme Gialle pitagoriche, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Crotone Dottoressa Gabriella De Lucia, ha fatto seguito ad una ispezione dell’INPS, nell’ambito della quale erano già emerse anomalie in ordine alla posizione dell’azienda.

In particolare, dopo aver operato quale impresa di costruzioni sino al 2003, la ditta individuale aveva dichiarato l’avvio dell’attività nel settore della coltivazione di ortaggi a decorrere dal gennaio 2008. Sin dall’anno precedente, tuttavia, il titolare aveva assunto numerosi lavoratori dipendenti e stipulato due contratti per l’affitto di terreni.

Gli approfondimenti investigativi dei finanzieri hanno però permesso di appurare che l’azienda ha operato solo sulla carta. Infatti, in relazione alla disponibilità dei fondi da coltivare, si è riscontrato che un contratto era evidentemente falso perché stipulato con controparte deceduta da oltre due anni, mentre l’altro è stato completamente disconosciuto dal proprietario quanto al contenuto e alla firma.

A questi significativi elementi si aggiunge, inoltre, la circostanza che il titolare dell’impresa, gravato da numerosi precedenti di polizia per armi, stupefacenti e riciclaggio, è stato detenuto per espiazione della pena presso la casa
circondariale di Crotone nel periodo dal settembre 2007 al novembre 2010, ovvero per quasi tutto l’arco temporale della presunta operatività dell’azienda che si è limitato al biennio 2007/2008.

Anche le dichiarazioni rese dai braccianti non sono risultate credibili. Infatti molti non hanno saputo riconoscere il proprio datore di lavoro, oppure hanno fornito indicazioni palesemente inattendibili sul tipo di coltivazioni effettuate e sull’ubicazione dei terreni.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno evidenziato come la ditta fosse stata costituita al solo scopo di consentire l’indebita percezione di vari trattamenti previdenziali quali indennità di disoccupazione agricola, maternità e malattia.

Il titolare dell’azienda, già denunciato in passato per reati tributari, è stato segnalato, in concorso con i 22 falsi braccianti fittiziamente assunti alle sue dipendenze, per i reati di falso e truffa aggravata.

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