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Nello stesso giorno in cui a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, si celebre il Primo Memorial “Matteo Battaglia”, un ragazzino di 12 anni che fu travolto ed ucciso esattamente un anno fa da un Suv a Sellia Marina mentre era seduto davanti al negozio dei nonni da un operaio rumeno di 26 anni, domiciliato a Botricello, Andrei Valentin Epure, la strada Statale 106 ionica calabrese ci restituisce in questa assurda e tragica fatalità l’ennesima vittima della “strada della morte”.
Silvana Catania di 39 anni deceduta a Crotone sulla S.S. 106 di fronte il ristorante pizzeria “Le Lanterne” investita da un pirata della strada ed è la settima vittima della strada della morte nel 2014. Prima di lei, infatti, abbiamo avuto Vincenzo Fiorita di 68 anni deceduto l’01 febbraio 2014 a Strongoli (KR), Egidio Aloisio di 19 anni deceduto il 23 febbraio 2014 a Rossano (CS), Nicola Reda di 28 anni deceduto l’11 luglio 2014 a Guardavalle (CZ), Pasquale Pastore di 71 anni deceduto il 02 agosto 2014 a Cassano All’Ionio (CS), Aldo Spina di 59 anni deceduto il 03 agosto 2014 a Corigliano Calabro e Bruno Lepori di 45 anni deceduto il 15 agosto 2014 a Crotone (KR).
«Questa sera – afferma Fabio Pugliese – sarò ospite al Primo Memorial “Matteo Battaglia” di Sellia Marina per onorare la memoria di un bambino vittima della “strada della morte” a 12 anni. È per me particolarmente sentito, quindi, questo appuntamento che adesso è ancora più sentito dopo aver appreso che nello stesso giorno in cui Matteo veniva investito un anno fa, è stata investita ed ha perso la vita Silvana Catania.»
«Esprimo sentimenti di sincera vicinanza e cordoglio alla Famiglia Catania, ai parenti ed agli amici tutti di Silvana. Il ripetersi di questo episodio – continua Pugliese – ci permette con estremo dolore ed amarezza di poter affermare che in Calabria c’è un “popolo” che si impegna affinché non si dimentichino le vittime della S.S. 106 e, soprattutto, affinché non ce ne siano altre mentre resta, invece, purtroppo ancora sedimentata un’altra Calabria (una Calabria peggiore), sepolta nell’indifferenza, nell’apatia, nell’ipocrisia e nella convinzione che non occorre o non si può fare nulla per risolvere questo problema».
«Confermo – conclude Pugliese – ancora con più forza l’opportunità di questa battaglia giusta e confido nella grande convinzione che presto, molto presto possa nascere una nuova coscienza in tutto il popolo calabrese: sulla S.S. 106 qualcosa si dovrà fare, qualcosa che è possibile fare, basta solo prenderne coscienza! Basta solo volerlo!»
Fabio PUGLIESE
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