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Giampiero Scalercio, 50enne originario di Rossano e carabiniere in servizio presso la caserma di Cirò Marina, è morto in ospedale 19 giorni dopo l’incidente stradale del 21 settembre scorso sulla “strada della morte” nei pressi di Cutro, in provincia di Crotone.
Durante l’impatto, che vedeva il militare a bordo della sua Ford Focus, rimasero ferite tre persone e tra queste Scalercio fu consegnato subito alle cure del 118 che lo trasportarono all’ospedale di Crotone. Ieri mattina intorno alle 11:00 si è spento lasciando la moglie e due figli.
L’Associazione “Basta vittime sulla Strada Statale 106” intende ricordare che Giampiero Scalercio è la ventesima vittima della S.S. 106 in Calabria da inizio anno dopo Claudio Modafferi (di 33 anni), Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22), Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80).
Sulla “strada della morte” si contano, dall’uno gennaio, una vittima ogni 14 giorni. L’Associazione intende quindi denunciare le responsabilità di quanti restano indifferenti sulle stragi che ogni mese si susseguono sulla S.S. 106.
L’Associazione vuole portare avanti la battaglia “NO S.S. 106 – NO VOTO” poichè la responsabilità è sicuramente dello Stato, considerato un assassino che uccide i calabresi attraverso l’indifferenza, l’irresponsabilità e l’incapacità di agire.
L’Associazione si stringe ai familiari, ai parenti e agli amici di Giampiero Scalercio in questo momento di difficoltà.
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