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La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e la Squadra mobile di Crotone hanno sottoposto a fermo, presso la casa circondariale di Crotone (KR), due presunti scafisti tunisini, W. M., nato in Tunisia nel 1989 e C. H., nato in Tunisia nel 1975, entrambi indagati per il reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.
Questo è il risultato delle incessanti attività di indagine svolte a seguito dello sbarco di 1137 migranti avvenuto nel pomeriggio del 20 settembre nel porto di Crotone.
Gli oltre 1000 cittadini di varia nazionalità sono stati soccorsi dalla nave “Dattilo” della Capitaneria di Porto, nel canale di Sicilia e poi trasportati a Crotone dove era stata predisposta l’ormai rodata procedura di accoglienza.
I disperati sono partiti a bordo di due fatiscenti barconi dalle coste libiche, nelle prime ore della mattina del 18 settembre individuati dalla nave “Dattilo” il giorno successivo. Ad ultimazione delle operazioni di trasbordo i mezzi venivano lasciati alla deriva perché in precarie condizioni di galleggiabilità.
Ad accogliere i migranti era già operativo il dispositivo di accoglienza, che ha visto impegnati la Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Misericordia, la Croce Rossa, il 118, il Comune e le associazioni di volontariato, sotto il coordinamento della locale Prefettura.
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