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L’ associazione “Libera” ha depositato l’atto con il quale si è costituita parte civile nel processo denominato “Kyterion” contro le cosche del crotonese, che vede 29 dei 51 imputati dell’inchiesta che hanno ottenuto il rito abbreviato.
Dopo la discussione nella quale le difese hanno opposto eccezioni, il Gup Ferraro, al termine della camera di consiglio ha, invece, deciso di ammettere l’associazione Libera quale parte civile nel processo.
“Libera persegue l’attività di “partecipazione e presenza responsabile”- leggiamo nella nota stampa diffusa- nei territori per l’affermazione della cultura della legalità e di denuncia della presenza nel territorio delle organizzazioni mafiose, che rapinano risorse e impediscono la crescita culturale, economica, civile e sociale di un territorio”.
Sussiste quindi un interesse specifico e diretto dell’Associazione in argomento a far valere le proprie istanze ogni qualvolta, come in tal caso, dai reati contestati agli imputati derivi la lesione di un diritto soggettivo dello scopo perseguito; i gravi reati ascritti agli odierni imputati hanno inequivocabilmente leso il diritto della
personalità dell’anzidetta Associazione, offendendo in maniera diretta ed immediata lo scopo sociale della stessa, le finalità proprie del sodalizio, col conseguente discredito derivato alla sfera sociale del predetto ente dalla condotta dei prevenuti.
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