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Ha vinto Antonio Padellaro con il libro “Il Fatto Personale”, edito da Paper First.
E’ andato a lui il premio Letterario Caccuri 2017, sezione saggistica, dopo un duello all’ultimo voto con Giampiero Mughini, “La stanza dei libri” edito da Bompiani, e Giulia Innocenzi, “Tritacarne” edito da Rizzoli.
Si è chiusa così la sesta edizione dell’evento organizzato in provincia di Crotone dall’Accademia dei Caccuriani, l’associazione di promozione culturale fondata da Adolfo Barone, Olimpio Talarico e Roberto de Candia. Per cinque giorni a Caccuri si sono alternati dibattiti, confronti, discussioni, non solo fra “addetti alla cultura” ma anche fra i cittadini, nei bar, nelle piazze e nelle case. L’individuazione del vincitore è avvenuta attraverso un meccanismo di voto che coinvolge una giuria nazionale (composta da grandi personalità della cultura italiana, da Ferruccio de Bortoli a Piergiorgio Odifreddi) e una di “caccuriani” (gli iscritti all’associazione). A guidarle entrambe come ogni anno è stato lo storico e scrittore Giordano Bruno Guerri. Nelle cinque serate si sono alternati sul palco grandi nomi della cultura italiana come Maurizio de Giovanni (Premio Narrativa 2017), Michele Placido (Premio Alessandro Salem-Fondazione Carical 2017 e autore di un recital dedicato alla Divina Commedia), Sergio Staino (Premio Letteratura e Satira), Armando Massarenti, Antonio Ereditato, Domenico Dara e Mauro Minervino. A tutti e tre i finalisti della sezione di saggistica, così come ai vincitori degli altri premi, è stata consegnata la torre d’argento realizzata dal maestro orafo Michele Affidato e divenuta il simbolo del Premio Letterario Caccuri.
Queste le prime parole da vincitore di Antonio Padellaro: “Porterò nel cuore questi giorni passati insieme a voi a Caccuri a parlare di libri e di cultura non in maniera astratta ma concreta. E’ davvero una grande emozione vincere un premio così prestigioso. Grazie davvero a tutti voi”.
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