No Mafie, al via campi su beni confiscati

CARUSO

Questo post é stato letto 25290 volte!

CARUSO
CARUSO

E!state Liberi, si rinnova l’appuntamento dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie. Protagonisti numerosi giovani da tutta Italia. Trasparenza, legalità e lotta alle organizzazioni criminali, sono e rimangono questi i punti cardini dell’amministrazione CARUSO impegnata a 360 gradi e 365 giorni all’anno nella promozione della cultura come miglior e più efficace antidoto contro il radicarsi della mentalità ‘ndranghetistica. GIOVEDÌ 26, MEROLEDÌ 31 e DOMENICA 4 AGOSTO il gruppo farà tappa al Museo di LILIO. Un esempio concreto di come un luogo di malaffare sia stato restituito alla collettività.

A darne notizie è il Primo Cittadino che, nella giornata di domenica 21 luglio, ha dato il benvenuto ai ragazzi, al Palazzetto dello Sport di Cirò Marina.

È una grande esperienza di arricchimento personale per i giovani – spiega il Sindaco – perché oltre a diffondere il concetto di legalità, abbiamo l’opportunità di dare un segnale tangibile che una Calabria diversa e migliore, c’è, resiste e vincerà. C’è bisogno – continua CARUSO – di un riscatto radicale e significativo di questa terra che non è solo mafia, ma soprattutto cultura. Cirò, è la dimostrazione lampante che abbiamo lavorato bene. Laddove prima c’erano luoghi del malaffare – precisa – oggi sono nati musei, centri di aggregazione giovanile e un laboratorio scientifico. La comunità di Cirò, tra le altre – conclude – è una delle più eloquenti dimostrazioni che la rotta si può invertire e che non abbiamo sulla nostra testa un destino fatale ed immutabile. Le cose possono cambiare.

L’obiettivo principale dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere la cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. La caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l’approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali. L’esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, la formazione e l’incontro con il territorio per uno scambio interculturale.

Questo post é stato letto 25290 volte!

Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *