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Sono passati circa due anni dal mio primo articolo, in cui come consigliera provinciale di Crotone, ma principalmente come cittadina di questo territorio, portavo all’attenzione delle istituzioni l’urgenza con cui sarebbe stato necessario creare un consultorio familiare, che, come struttura rivolta al bene comune, rappresenta un importantissimo passo avanti per i cittadini di Isola di Capo Rizzuto.
Non mi stancherò mai di ribadire che la salute, come noto, è un bene primario e che il diritto alla salute è tutelato dalla nostra costituzione e che pertanto non si può soprassedere su quelle che sono le esigenze primarie della collettività come sono i consultori familiari; luoghi in cui la presenza di competenze multidisciplinari, opera nella direzione della promozione e prevenzione nell’ambito della salute.
Mi preme sottolineare ancora una volta qual è la funzione dei consultori familiari, ovvero, l’assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in ordine alla problematica minorile; la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento e delle fasce più deboli; l’informazione sulle procedure per l’adozione e l’affidamento familiare, la divulgazione delle informazioni atte a promuovere la prevenzione tumori, fondamentale per un territorio su cui è all’ordine dl giorno la constatazione di nuovi casi.
In Calabria i consultori sono oltre cinquanta, in molti paesi della nostra provincia vi è la presenza di consultori, mentre ad Isola di Capo Rizzuto, comune più popoloso dopo il capoluogo di provincia con quasi 16.000 abitanti, questo servizio tarda a decollare.
Una struttura che per sua natura è vicina alle esigenze delle famiglie, mai come oggi, considerato il particolare momento di crisi economica che stiamo vivendo, rappresenterebbe un valido sostegno per l’intera popolazione.
Il mio interessamento sulla questione è ormai noto, soprattutto ai politici locali, alcuni dei quali condividendone l’importanza, si sono impegnati a portare avanti tale iniziativa nelle sedi opportune.
Secondo me il consultorio, oltre a rappresentare il luogo fisico dove le persone possono trovare ascolto per superare le loro difficoltà quotidiane, rappresenta un opera di civiltà ed è per questo che ritengo che, indipendentemente della colorazione politica, questa battaglia debba essere sostenuta e portata avanti affinché anche il territorio di Isola di Capo Rizzuto possa beneficiarne.
Dott.sa Maria Maio – Consigliera Provinciale di Crotone
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