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Si ferma al 7% la spesa reale dei fondi comunitari messi a disposizione nel triennio del periodo 2007-2013. Su questo dato il consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Crotone ha voluto soffermare la propria attenzione. Innanzitutto c’è da dire che se questo è il dato relativo alla nostra regione, ma nel resto d’Italia le cose non vanno meglio: a livello nazionale infatti la spesa si è fermata al 16,3%; il Veneto è la regione più virtuosa che però si ferma al 25,55. Dunque cosa possono fare le pubbliche amministrazioni per migliorare questi dati, e soprattutto per aumentare la risposta in termini di servizi ai cittadini? Una proposta viene proprio dall’ordine degli ingegneri della provincia di Crotone che invita il settore pubblico ad una più ampia e più concreta collazione con i professionisti privati.
I percorsi degli appalti pubblici, nella loro fase strettamente legata agli aspetti amministrativi e procedurali, sono infatti svolti da RUP (responsabile unico del procedimento), il quale si occupa di tutto l’iter procedurale amministrativo, dagli affidamenti degli incarichi, all’approvazione degli stati di avanzamento, alle verifiche, alla validazione del progetto, alla richieste di proroga ed ai conclusivi atti che sanciscono la fine del progetto e del processo amministrativo stesso. Tutto ciò significa che, oltre al fatto che spesso questi progetti sono nelle mani di una sola persona, questi si trova spesso di fronte alla difficoltà di seguire procedimenti amministrativi che richiedono una dovuta attenzione e professionalità, con la conseguenza di provocare danni sia ai professionisti incaricati, che alle ditte nell’espletamento delle loro attività, qualora non si segua la procedura con la perizia necessaria.
Ecco che allora il Rup, ai sensi del comma 1, lett. a) dell’art. 90 del D.Lgs n.163/06, deve avvalersi, nello svolgimento dei propri compiti, del supporto dei dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici ma in caso di inadeguatezza dell’organico, per le attività di supporto si può ricorrere, ai sensi del comma 7 dell’art. 10 del D.lvo n. 163/06, a soggetti, anche esterni, aventi le specifiche competenze di carattere tecnico, economico finanziario, amministrativo, organizzativo e legale, che abbiano stipulato adeguata polizza assicurativa a copertura dei rischi professionali.
Ecco che in questo quadro rivolgersi ad privati professionisti, senza aggravare la spesa degli Enti poiché la retribuzione di figure professionali viene già prevista dalla somma messa a bando, diventa indispensabile per i seguenti motivi: il primo legato alla necessità di far maturare nei nostri tecnici la necessaria esperienza amministrativa che tanto manca al bagaglio di conoscenze, e la seconda per consentire al nostro responsabile del procedimento la corretta esecuzione ed attuazione di tutte quelle attività strumentali necessarie per la buona esecuzione del progetto.
Occorre quindi che alla formazione, necessaria e propedeutica, sia associata la possibilità di far sperimentare ed applicare, attraverso il sostegno delle pubbliche amministrazioni, le conoscenze acquisite ai nostri iscritti affincandoli ai dirigenti pubblici per permettere la necessaria crescita professionale consentendo di acquisire quel bagaglio di esperienze professionali che solo la pubblica amministrazione può donare in campo burocratico.
Tra l’altro le risorse per permettere tutto ciò sono contenute nei vari quadri economici del progetto e destinare parte di quelle risorse, che oggi sono appannaggio di un solo soggetto, potrebbe alleggerire sia le responsabilità e sia la tempistica dei procedimenti.
Pertanto con la convinzione che questo accorato appello che giunge dall’Ordine degli Ingegneri trovi sensibilità nelle Amministrazioni pubbliche che oggi vivono una fase così astenica di programmi, e sia recepita più come una necessità di coinvolgimento dei nostri ingegneri a collaborare nei processi e non ostacolarne i risultati, nella convinzione che le pubbliche amministrazioni più che chiudersi senza prospettive ai programmi trovino nei nostri tecnici collaboratori attenti e stimolanti ai processi, siamo a ribadire la necessità di supportare tutte la Amministrazioni della Provincia di Crotone, anche in vista dei nuovi e più complicati metodi procedurali di finanziamento pubblico.
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