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Parte dalla Calabria un modello all’avanguardia per l’assistenza ai pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza. Il progetto per la sperimentazione di tale modello, proposto dalla Regione Calabria e approvato dal Ministero della Salute, insiste sugli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale.
Oberon, questo il nome del progetto, si propone di ottimizzare e migliorare l’assistenza di questa particolare tipologia di pazienti nei reparti di lungodegenza specializzata, attraverso l’utilizzo di nuove procedure e l’applicazione di nuove tecnologie e, soprattutto, con l’ospedalizzazione a domicilio fatta con un servizio di telemedicina avanzata e l’utilizzo di un’equipe di assistenza integrata domiciliare debitamente coordinata (medico, infermiere, terapista della riabilitazione e badante).
Ad attuare le attività previste da Oberon ci sono le cinque Asp calabresi, con quella di Crotone quale capofila e l’Istituto Sant’Anna di Crotone come soggetto attuatore.
Sant’Anna ė una casa di cura che da molti anni si occupa del trattamento dei pazienti in stato vegetativo e che ė molto attiva nella ricerca applicata per questa tipologia di pazienti. Il progetto della Regione Calabria rappresenta un modello esportabile in tutta Italia e permetterà, attraverso l’esperienza pratica, d’individuare la tariffa applicabile a tale nuova tipologia di prestazione sanitaria domiciliare.
Di tutto questo si è discusso, venerdì 8 febbraio a Roma, durante la celebrazione della “III Giornata nazionale degli stati vegetativi”, organizzata dal Ministero della Salute e dal Tavolo di lavoro per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e di minima coscienza. I lavori sono stati aperti dal ministro Balduzzi al quale ha fatto seguito l’intervento del professor Giuliano Dolce, direttore scientifico della casa di cura crotonese.
Nella sua relazione, dal titolo “Dalle parole ai fatti” ha descritto quale esempio emblematico di tale asserzione il progetto Oberon della Regione Calabria e dell’Istituto Sant’Anna, ricevendo unanime apprezzamento. Assume quindi particolare importanza che in una manifestazione nazionale di grande valenza scientifica e sociale, il lavoro di una regione del Sud e di una struttura quale il Sant’Anna sia stato assunto come modello da seguire.
La Regione e il Sant’Anna stanno quindi programmando a breve un evento, da tenersi in Calabria, che riproponga questo delicatissimo tema. L’auspicio di tutte le famiglie dei pazienti con gravi patologie cerebrali ė che le istituzioni regionali possano continuare a sostenere adeguatamente queste prestazioni. Oberon rappresenta una nuova e concreta risposta alle esigenze di tanti pazienti e delle loro famiglie che finalmente potranno fruirne facendone semplicemente richiesta.
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