Lettera aperta di Confartigianato Crotone ai parlamentari e ai consiglieri regionali

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Riceviamo e pubblichiamo:

Gentilissimi,

con la presente, Confartigianato Crotone,  vuole segnalare alla Vostra attenzione una situazione generale delle “ famiglie ed imprese” che sempre più numerose si rivolgono alla nostra Associazione confessando il loro forte disagio anche psicologico, la loro fatica sempre maggiore a resistere sul campo. Una vera emergenza anche esistenziale  che gli accadimenti degli ultimi giorni, e cioè i tanti suicidi registrati, la dicono lunga sulla situazione che viviamo quotidianamente. “Tanti  imprenditori, e non deve sfuggire la considerazione che  parliamo  di persone, delle loro famiglie nella loro interezza,  del tormento morale di trascinare con sé i propri cari, di essere costretti a licenziare i dipendenti e non avere più risorse per se dopo una vita di lavoro”,  oggi vivono una tale situazione depressiva che  nelle Associazioni registriamo in modo diretto e cruento. Diventa sempre più difficile per tutti gli operatori del settore associativo ascoltare tantissime storie di difficoltà finanziarie quasi irrisolvibili, soprattutto perché non si intravede una via di uscita.

Da questa brutte considerazioni, la nostra segreteria vuole esprimere alcune considerazioni  semplicissime che vogliono proporre all’attenzione delle S. V. alcuni accorgimenti che potrebbero riavviare un percorso positivo per tutti, in primis per tutti coloro i quali sono preposti a creare posti di lavoro dipendente e cioè le imprese che sono e saranno il vero strumento per  far ripartire la crescita e di conseguenza alleviare le tantissime difficoltà che le Famiglie oggi vivono in modo alquanto drammatico.

Dagli incontri effettuati in queste settimane, tantissimi piccoli operatori economici hanno sottolineato con molta convinzione due fattori ostativi allo sviluppo: mancanza di credito da parte del sistema finanziario e costo del lavoro esagerato che mette con le spalle al muro tutta l’imprenditoria nostrana a cui non mancano le idee e la volontà di superare la crisi.

Da questa semplicissima valutazione recepita in questi mesi a cui nessuno vuole evidentemente mettere mano, la Calabria in un contesto nazionale molto variegato, forse a differenza del Governo nazionale, potrebbe proporre delle iniziative in questi comparti che  farebbero diventare la nostra Regione anche appetibile per eventuali investimenti da parte di imprese nazionali ed europee.

Perché non  ri-programmare i fondi europei e investirli una parte in fondi di garanzia per ottenere credito dal sistema bancario, ed una parte per un credito di imposta sugli investimenti e sulle assunzioni?

Con queste semplici misure la Calabria diventerebbe un posto attenzionato da tutta l’imprenditoria nazionale e non solo per eventuali investimenti che creerebbero migliaia  e migliaia di posti di lavoro dipendente. In sintesi, l’utilizzo mirato dei fondi comunitari che avremo certamente per garantire il credito e un credito di imposta dedicato agli investimenti e alle assunzioni oltre a rappresentare un’importante aiuto alle nostre aziende sarà un invito serio ed appetibile, fuori da ogni logica clientelare, per tutti quegli imprenditori che volessero venire in Calabria ad investire, delocalizzare e creare posti di lavoro dipendente.

Ci attendiamo da parte delle S.V. un  attenzione ed un approfondimento particolare a queste nostre semplicissime  proposte, certamente strumenti fuori da ogni clientela politica, che veramente potrebbero dare un imput serio alla crescita ed alleviare la grande disoccupazione  giovanile non più sopportabile.

Grazie per l’attenzione. Cordialità

Salvatore Lucà – Segreteria Confartigianato Crotone

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Author: Cristina

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