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“Ringraziamo di vero cuore la cooperativa Le Castella e tutti coloro che hanno contribuito economicamente all’acquisto di questo mezzo, che è di vitale importanza per mio figlio” Queste le poche e significative parole di Riccardo e Antonietta, genitori di Samuele, un ragazzo afflitto da tetraplegia spastica, una forma di paralisi celebrale che colpisce gli arti.
Tra una lacrima, un sorriso e soprattutto tanta rabbia, Riccardo e Antonietta vanno avanti nella speranza che possano arrivare gli aiuti sperati e chiesti da tempo.
“La rabbia – dice papà Riccardo – è dettata dal fatto di avere un figlio tetraplegico per colpa della mala sanità, ma soprattutto la rabbia arriva quando sei consapevole che tuo figlio può tornare a camminare, ma per colpa di qualcuno e di mancati aiuti questo non avviene e il tempo intanto passa”.
Riccardo e Antonietta oggi vivono a Le Castella, nel comune di Isola Capo Rizzuto, arrivano però da Portopalo di Capo Passero, nota località in provincia di Siracusa, che spesso è stata teatro di film televisivi. Papà Riccardo ha però uno stretto legame con la Calabria, infatti sua mamma era di Crotone, questo lo aiutato a trasferirsi qui per poter curare al meglio suo figlio presso la struttura ANMIC di Crotone. Samuele ha 14 anni, per poter svolgere le sue cure aveva bisogno di uno specifico macchinario, l’Asl però riusciva a coprire solo parte della spesa necessaria all’acquisto del mezzo.
Qui è intervenuta la Cooperativa sociale “Le Castella”, che ha iniziato una raccolta fondi per poter raggiungere la cifra per l’acquisto del macchinario, grazie all’aiuto dei cittadini di Le Castella e di molte associazioni la cifra è stata raggiunta in poco tempo e oggi Samuele dispone di questo importante mezzo. Lo aiuta nella vita di tutti i giorni, lo aiuta soprattutto a svolgere importanti terapie per tenere in movimento i suoi arti, si alza da solo, svolge alcuni esercizi, tutto questo tra l’emozione e la felicità dei propri genitori.
La cooperativa sociale Le Castella ha poi voluto ringraziare tutti coloro che sono impegnati per Samuele Marina: i singoli cittadini, le associazioni e il settore dei servizi sociali del comune di Isola Capo Rizzuto. La stessa cooperativa ha inoltre inviato una lettera a tutte le associazioni che hanno partecipato economicamente all’iniziativa, ringraziandoli per la sensibilità e in senso di altruismo dimostrato. Una grande pagina di solidarietà, che vorremmo vedere con molta più frequenza non solo da parte dei singoli cittadini, ma soprattutto da parte di enti locali e nazionali.
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