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Ieri pomeriggio, presso il museo del Giardino di Pitagora, il presidente di Jobel Santo Vazzano ed il presidente di Agorà Kroton Pino De Lucia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato ad una collaborazione concreta tra le due parti in relazioni ad alcune iniziative riguardati gli immigrati e le fasce più deboli della popolazione.
«Agorà e Jobel nascono da presupposti analoghi e nel medesimo contesto – ha spiegato Vazzano: una nel quartiere di Fondo Gesù e l’altra nel quartiere di San Francesco con Orizzonti Nuovi prima e con Jobel stesso poi. Nascono entrambe dalle necessità del territorio di trovare realtà in cui i veri bisogni delle persone trovassero risposte».
La collaborazione dunque tra le due cooperative in realtà c’è da sempre, ma ieri è diventata ufficiale: «Quello che ci ha accomuna – ha poi proseguito Vazzano – è la visione del cambiamento, il fatto che nonostante le difficoltà non ci siamo mai arresi. Oggi abbiamo deciso di accogliere le parole del ministro Barca che ha sottolineato come lo sviluppo debba partire dalla coesione sociale».
Immigrazione, abbandono scolastico, assistenza agli anziani sono solo alcuni dei temi su cui Agorà e Jobel collaboreranno.
«Innazitutto – ha poi specificato De Lucia – inizieremo con la formazione di alcuni immigrati che collaboreranno con il Girdino di Pitagora e poi cercheremo di realizzare alcuni progetti che riguardano l’immigrazione, oltre alla presentazione di alcuni progetti Fei (fondi europei per l’integrazione) che dovrebbero partire da gennaio».
Il protocollo d’intesa però guarda oltre: turismo sociale, housing sociale e consumo sono i prossimi obiettivi che Agorà e Jobel vogliono perseguire perché «sebbene ognuno di noi debba continuare a mantenere la propria identità, a volte è necessario mettersi insieme per realizzare qualcosa di importante» ha poi aggiunto il presidente di Agorà.
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