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“Era inevitabile e ampiamente prevedibile, vista la (in)coerenza di alcuni soggetti pseudo politicanti di Isola che la vergognosa parabola provinciale (ricordate il 4 a 0, che ora è diventato zero assoluto in seno alla giunta provinciale?) dei pidiellini locali (scaricati come imbarazzanti fardelli dopo avere contribuito in maniera determinante alle vittoriose elezioni provinciali), finisse con l’avere ripercussioni sulla politica amministrativa locale, spingendo la loro insaziabile e smaniosa brama di potere a rivolgere altrove la loro attenzione”.
“Il PDL di Isola invece di dare conto e spiegazioni ai loro elettori e al paese tutto circa l’attività svolta in seno alla giunta provinciale e i risultati (meno che niente) portati sul nostro territorio, nonché i veri e reali motivi per cui è stato così miseramente cacciato via, cerca di confondere le acque e spostare l’attenzione su altro, così da sfuggire le proprie responsabilità. Del resto altro non ci si può aspettare da chi, nella giunta Rocca, di fronte alle difficoltà amministrative è vilmente scappato a gambe levate, consegnando il paese al disinteresse di un commissario prefettizio, come se i precedenti anni di commissariamento non avessero portato già abbastanza problemi.
Cosicché ai tanti proclami sbandierati in consiglio comunale dai consiglieri del PDL sul fatto che questa amministrazione dovesse portare avanti il suo mandato fino alla fine, ha fatto oggi seguito la richiesta di dimissioni della giunta comunale, apparentemente fondata su un presunto quanto inesistente immobilismo amministrativo, in realtà determinata dalla sfrenata quanto sfrontata ambizione di potere “a qualunque costo” (tanto a pagare sono sempre gli altri e in specie i cittadini di Isola), congiunta alla crisi di astinenza dallo stesso potere, determinata dalle suddette vicende provinciali”.
“Nel suo “immobilismo amministrativo”, in ordine sparso e senza volere fare un elenco esaustivo l’attuale giunta comunale ha discusso e licenziato oltre 550 delibere, ha stabilizzato 15 lavoratori ex LPU, ha approvato il piano comunale spiagge, ha dato al Comune di Isola un comandante della Polizia municipale, ha avviato 2 concorsi per nuovi dipendenti comunali, ha bandito la gara per il piano strutturale comunale (ex piano regolatore, la cui commissione si è insediata pochi giorni fa per valutare le offerte pervenute), ha costituito l’ufficio legale comunale, prima assolutamente inesistente (facendo perdere a qualche attuale dirigente del PDL locale la possibilità di pagarsi dal comune per ben tre volte sempre lo stesso terreno e negando a qualche avvocato, attuale dirigente del PDL locale, che nella casa comunale aveva aperto un suo ufficio, monopolizzando gli incarichi legali, la possibilità di arricchirsi alle spalle del Comune, fingendo di difenderne gli interessi, mentre nello stesso tempo, sia lui che la moglie, pure lei avvocato, assumevano incarichi contro il comune), ha affrontato e per la prima volta in parte risolto il problema dei debiti fuori bilancio, ha concordato (e in parte già pagato) diversi piani di rientro con altri enti che vantavano ingenti crediti nei confronti del comune, ha informatizzato l’ente, rendendo pubblici tutti gli atti amministrativi (di Giunta e di Consiglio) e finanche le determine dirigenziali, ha avviato ottimi rapporti con la Prefettura di Crotone per la gestione dei beni confiscati e l’abbattimento di immobili abusivi, facendo riacquistare al Comune di Isola quella credibilità istituzionale di trasparenza e legalità che aveva perso negli anni passati, ha risolto definitivamente l’atavico problema dell’approvvigionamento idrico in località Capo Rizzuto (che invece negli anni passati era servito a qualche ex assessore comunale ed attuale dirigente PDL locale per lucrare guadagni sulle spalle dei cittadini), ha bandito nuova gara per la manutenzione della rete di pubblica illuminazione (facendo risparmiare all’ente diverse migliaia di euro, a discapito di qualche ex assessore comunale, nonché attuale dirigente PDL locale), ed altro.
In realtà, gli unici ritardi di questa amministrazione sugli interventi già programmati nel piano triennale delle opere pubbliche sono invece imputabili all’atteggiamento stranamente assunto dall’attuale amministrazione di centro destra della Regione Calabria verso la comunità di Isola, nel trattenere illegittimamente e immotivatamente i fondi derivanti dalle royalties per l’estrazione del metano, già in cassa alla regione e che dovevano essere erogati a settembre dello scorso anno.
A ciò si aggiunga la mancata erogazione dei fondi concernenti ben quattro progetti relativi ad altrettanti beni confiscati e la necessità da parte dell’ente comunale di accedere a propri fondi per portare a completamento i lavori del centro storico, sempre a causa delle inadempienze della Regione che, anche in questo caso, non ha erogato i fondi dovuti. L’impressione è che i pidiellini di Isola vogliano aggiungere alla loro corposa collezione un altro scioglimento comunale. Sicuramente è quello che sperano, perché in fondo la confusione che ne segue è la loro unica aspirazione in quanto portatrice di quelle condizioni torbide e poco chiare nelle quali gente del genere si trova a suo agio e pesca meglio. Vergogna”.
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