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Il Comune di Isola di Capo Rizzuto è sede di un territorio molto ricco di risorse naturali e possedimenti fondiari per lo più adibiti alla coltivazione di prodotti agricoli che costituiscono una delle principali risorse economiche ed occupazionali della comunità cittadina. Molte famiglie residenti nel territorio, infatti, hanno origini contadine e sono proprietari di latifondi che mediante la loro coltivazione gli consentono di produrre olio in grado di soddisfare sia le esigenze familiari, sia di produrne in quantità eccedenti consentendogli di ricavarne modesti guadagni dalla vendita. Le principali attività agricole riguardano le piantagioni e le colture olivicole e vinicole, attività che, purtroppo, soprattutto negli ultimi anni hanno subito un rilevante declino che ha causato notevoli difficoltà all’ intera comunità locale e in particolar modo a quelle persone per le quali tali attività rappresentavano da sempre il mezzo principale di sostenimento economico per il soddisfacimento delle esigenze familiari. Le cause di tale crisi si possono ritrovare probabilmente ai repentini cambiamenti climatici nonché al forte attacco della cosiddetta “ mosca olearia” che anno dopo anno sta seriamente colpendo le piantagioni compromettendone seriamente la già precaria economia agricola locale e del territorio in generale. A tale problematica si stanno interessando il Sindaco Gianluca Bruno e l’Assessore all’agricolutra Francesca Stillitano, i quali si dicono preoccupati per lo stato in cui versano le attività di olivicoltura del territorio. La loro intenzione sono quelle di concertare insieme a tutte le forze produttive coinvolte nella filiera olivicola. Un incontro per discutere congiuntamente le iniziative da intraprendere, nonché le possibili soluzioni da proporre per fronteggiare fattivamente e tempestivamente tale situazione di stallo e recessione sociale ed economica. Una delle probabili strade da poter percorrere, per risollevare le attuali sorti dissestate delle coltivazioni della popolazione territoriale, è quella di richiedere alla Regione Calabria lo stato di calamità naturale, previo accertamento dell’entità dei danni subiti, che potrebbe in qualche modo ottemperare alle oggettive difficoltà di quelle famiglie e imprenditori agricoli che hanno fatto di queste attività la principale forma di sussistenza economica. L’ obiettivo sostanziale è quello di avviare un tavolo di concertazione in grado di avanzare iniziative utili e concrete capaci di proporre fattive e proficue forme di collaborazione tra Enti, Associazioni, Cooperative e settori sociali di pertinenza in un ottica di lavoro sinergico di rete e cooperazione mirato alla crescita sociale e allo sviluppo economico locale e territoriale.
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