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Sono ancora nel mirino dei profanatori le chiese di Isola Capo Rizzuto, a distanza di sole ventiquattro ore dal furto sacrilego avvenuto nella chiesetta di San Rocco, dove sono state prelevate eucarestia e calice, nella notte ad essere presa di mira è stata la chiesa di San Marco, nel centro storico cittadino.
Stavolta, però, è andata male ai profanatori, le suore che risiedono nello stabile confinante hanno avvertito i rumori e hanno subito avvisato i Carabinieri, i ladri sono così riusciti a dileguarsi. Ai piedi della parete adiacente al portone principale è stato poi trovato un grosso e lungo ferro con cui avevano provato a sfondare l’ingresso, arnese sequestrato dai Carabinieri. Non è escluso che l’accaduto sia collegato con quello della notte precedete. Su questo nuovo caso si è espresso ancora il parroco Don Edoardo Scordio, che ha denunciato soprattutto la grave situazione di degrado in cui versa il centro storico: “In queste vie ogni notte si registrano situazioni allarmanti, prostituzione di tutte le età, spaccio e tanto altro. Inoltre, i muri del centro storico sono pieni di buchi che servono per nascondere le dosi. Ora questo nuovo caso, non so se sia collegato o meno con quello precedente, certo è che la situazione sta sfuggendo di mano e bisogna intervenire in tempi stretti”.
Intanto, nella serata di ieri, si è tenuto il Consiglio Pastorale convocato dallo stesso parroco, all’interno del palazzo vescovile, per discutere del furto nella chiesa di San Rocco. Un incontro durato circa due ore, a emergere soprattutto la tesi più preoccupante, in altre parole quella di un possibile gruppo satanico nato sul territorio. In tutti gli interventi si è parlato di satanismo e messe nere, è anche stato rimarcato la possibile vicinanza con la data di Venerdì 17, inoltre Don Edoardo ha ricordato un particolare inquietante di quello che potrebbe essere l’utilizzo dell’eucaristia durante queste messe in favore di Satana: “L’Eucarestia, simbolo del corpo di Cristo, viene pugnalata”. Messaggi chiari e inequivocabili, purtroppo, però, non tutti hanno compreso bene il messaggio d’allarme, poche, infatti, le presenze all’incontro, all’incirca un’ottantina di cittadini, Don Edoardo ha voluto rimarcare quest’assenza di massa con un messaggio soprattutto ai gruppi parrocchiali: “Oggi ho convocato due mila persone, due mila reali non un numero tanto per dire, tra mail e messaggi l’invito è stato consegnato a tutti i gruppi parrocchiali, alle istituzioni e a tanti singoli cittadini. In casi del genere mi verrebbe voglia di sciogliere tutti i gruppi parrocchiali, perché se esistono solo per se stessi, non servono a nessuno”. Presente l’amministrazione comunale con il Sindaco Gianluca Bruno in prima fila, al suo fianco i consiglieri Maurizio Piscitelli e Carmine Timpa, oltre all’assessore Carmine Parisi.
Il primo a intervenire è stato il consigliere Piscitelli, che ha chiesto alla comunità di denunciare, proponendo una tenda di preghiera davanti alla Chiesa ormai sconsacrata. Diversi anche gli interventi dei presenti in sala, fino alla chiusura del primo cittadino Gianluca Bruno: “Ancora una volta ci ritroviamo tutti assieme per parlare di un altro episodio di violenza, ora bisogna capire le intenzioni della cittadinanza, se siamo tutti convinti che questo debba essere l’ultimo gesto allora avremo una strada nuova da percorrere insieme, altrimenti abbiamo perso un’altra serata e continueremo a percorrere la solita strada dell’indifferenza, come si è sempre fatto. Un furto in una chiesa è come un furto alle vostre abitazioni, si tratta di un bene comunitario, bisogna tirare fuori gli attributi se vogliamo cambiare. Non prendiamocela con i giovani, la colpa è prevalentemente degli adulti, la prima agenzia formativa è la famiglia”.
Nel messaggio finale Don Edoardo ha ricordato che la chiesa rimarrà chiusa per sacrilegio fino a quando non sarà nuovamente consacrata dal Vescovo, invitando i cittadini a fare preghiere di riparazione. Suggerendo, infine, tre proposte al pubblico: Adorazione Eucaristica da San Rocco al Duomo nella giornata di Giovedì, con partenza alle ore 19.30; Manifestazione in tutti i quartieri di Isola con i gruppi parrocchiali il Mercoledì delle ceneri, con partenza da Capo Colonna Nord fino al Duomo e preparazione di 14 coppie nella quaresima, per impiantare nei quartieri le Comunità ecclesiali di base e alcune nuove chiese in periferia.
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