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Per un operatore del Centro “Sant’Anna”, assistere all’ingresso di nuovi migranti nella struttura è un’esperienza stravissuta. Ma alcuni neo-ingressi presentano qualcosa di speciale. Toccano il cuore e desterebbero emozioni anche negli animi più insensibili: sono i neonati, dati alla luce nell’ospedale di Crotone. Nel solo 2016 sono state complessivamente 17 le nascite registrate nel Regional Hub di Sant’Anna, dove è operativa una vera e propria equipe dedita all’assistenza degli infanti. Fra i neonati dell’anno passato, la Nigeria è la nazionalità di origine più rappresentata con ben 8 bambini; 6 sono eritrei, 1 somalo; 1 pakistano e 1 gambiano. In maggioranza sono i maschietti, ben 11, rispetto alle 6 femminucce. Il nuovo anno, poi, ha già fatto registrare un’ulteriore nascita lo scorso 11 gennaio, quando al San Giovanni di Dio di Crotone è stato dato alla luce un bimbo nigeriano. L’attività degli operatori della Misericordia che prestano servizio nel Centro è contraddistinta da un atteggiamento premuroso e amorevole nei confronti delle neo-mamme, reso evidente dalla disponibilità e dal sostegno offerto anche durante la degenza ospedaliera. Sono tante le storie in cui le operatrici, per mero spirito caritatevole, hanno sostenuto ed assistito le partorienti, che altrimenti sarebbero rimaste sole durante la degenza. Come non ricordare la storia della piccola Testimoney, la nigeriana nata il 13 giungo 2015, a distanza di una settimana di tempo da quando la mamma era sbarcata a Crotone assieme ad altri 610 migranti. In quella circostanza la madre e la sorellina Tristana sono state assistite giorno e notte dalle operatrici della Misericordia.
Tra personale medico e paramedico, assistenti sociali ed educatrici, i neonati presenti nel Centro, possono beneficiare di un servizio di assistenza a tutto tondo: screening pediatrici programmati, vaccinazioni periodiche, programma alimentare appropriato e tutta una serie di servizi. Anche dopo il parto, le mamme sono costantemente supportate dallo staff sanitario, dai mediatori culturali e dall’equipe psico-sociale, pronti a dispensare consigli in base alle varie circostanze. In favore delle mamme sono infatti previsti appuntamenti periodici personalizzati, finalizzati all’apprendimento delle cure materne: in queste sedute, ad esempio, vengono dispensati suggerimenti su come allattare il proprio bimbo o come lavarlo; consigli igienico-sanitari; informazioni sugli orari delle poppate e sulle modalità si svezzamento. La professionalità messa in campo dall’equipe dei “Servizi alla persona”, operante nel Centro di Sant’Anna, nei confronti di categorie vulnerabili quali donne e bambini, la si percepisce già dall’attenzione riservata alle donne gravide. Nulla è lasciato al caso, ma a ciascuna viene garantito un accurato programma di visite ed esami specifici: dai test effettuati ad ogni trimestre, fino all’ecografia di accrescimento del settimo mese, passando per la visita morfologica del quinto mese.
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