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Preso atto della situazione devastante che si sta creando nel nostro territorio dopo l’emanazione del Decreto del Governo che di fatto ha soppresso la nostra Provincia e considerato anche lo stato comatoso di tutte le nostre infrastrutture pubbliche, ieri i Delegati provinciali unitamente al Consiglio Direttivo hanno tenuto un’assemblea straordinaria per decidere sulle eventuali iniziative da intraprendere.
Nell’incontro, all’unanimità, tutti hanno manifestato la loro contrarietà all’eventuale soppressione di Crotone provincia. Hanno anche sottolineato la necessità di iniziare un’azione di lotta e sensibilizzazione, sicuramente lunga ed articolata, per tutte le carenze infrastrutturali esistenti allo stato attuale( vedasi ss 106, ferrovia, porto, aeroporto, ospedale), che rendono quasi impossibile la vita a tutti gli imprenditori, grandi e piccoli che siano. Nei vari interventi è stato sottolineato anche come la chiusura della provincia potrebbe provocare la perdita di almeno un migliaio di posti di lavoro dipendente nell’ambito delle stesse Pmi considerato la riduzione del PIL provinciale che si provocherebbe e l’aumento esponenziale della burocrazia all’interno delle aziende stesse in considerazione della sicura chiusura in loco di tanti uffici pubblici, che aumenterebbe di fatto le spese annuali a carico di ogni impresa. Altro che risparmio della spesa pubblica ma solo un carico indiretto ad Imprese e Famiglie! I Delegati, con molta convinzione, hanno anche dichiarato che se il decreto avesse soppresso TUTTE le province forse la condizione poteva anche essere accettabile, ma solo per una parte di esse è una pura penalizzazione ad un territorio che meriterebbe ben altro. Vi sono state molte proposte per sensibilizzare chi di dovere a rivedere il tutto o quantomeno a concedere una deroga come Sondrio e Belluno. Si è parlato di disobbedienza fiscale, di non andare a votare alle prossime elezioni nazionali, di organizzare una serrata, di coinvolgere anche le strutture provinciali associative delle altre province interessate, in sintesi un ventaglio di azioni tutte mirate e più o meno condivisibili. Una cosa i nostri rappresentanti istituzionali devono comunque rammentarla: se la provincia dovesse essere soppressa e il funzionamento delle infrastrutture non dovesse migliorare, entro due o tre anni scomparirà una larga fetta di tutto quel tessuto economico di piccole imprese ed artigiani che fino ad oggi, bene o male, sta reggendo e creando anche tanti posti di lavoro dipendente. In conclusione, preso atto delle nostre caratteristiche territoriali enunciate da tanti in questi giorni ( Centro di accoglienza – estrazione metano – criminalità organizzata – riserva marina – parco della sila – ZFU), Confartigianato ha deliberato di manifestare decisamente contro questo provvedimento governativo e di non lasciare nulla di intentato, partecipando di fatto a tutte quelle iniziative in preparazioni sul territorio, disponibile anche con gli artigiani e commercianti di riferimento ad organizzare una serrata a sostegno e di aderire anche al costituendo “COMITATO PRO INFRASTRUTTURE KR”. Altre eventuali azioni specifiche verranno valutate nelle prossime settimane. Le imprese della provincia di Crotone vogliono contribuire concretamente a far sentire la propria voce, ogni movimento, associazione di categoria o sindacale, istituzione potrà contare sul nostro convinto impegno per scongiurare questa malaugurata ipotesi.
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