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“Senza la Polizia Ferroviaria la stazione di Crotone rischia di diventare terra di nessuno.” E’ risoluta la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni nel chiedere il pieno ripristino dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza sito negli stabili ferroviari.
“La situazione del presidio della Polfer nella città di Pitagora è già ai limiti della decenza. Non solo i locali sono inadeguati, ma sono incompatibili con lo svolgimento di qualsiasi lavoro in condizione di sicurezza. Il personale è sotto organico e non basta a garantire una copertura adeguata dei turni. Il comando è esercitato a distanza, dal posto di Catanzaro Lido, fattore che compromette la necessaria rapidità nelle situazioni d’emergenza. Come se non bastasse ora si parla pure di un’eventuale chiusura degli uffici. Dubito fortemente che chi ha preso in considerazione una tale ipotesi abbia la minima idea di quello che è la stazione di Crotone.”
“Prendere il treno a Crotone” considera la deputata calabrese “già ora richiede una certa dose di coraggio. Come sanno coloro che vanno a prendere il treno, e come certamente invece non sanno coloro che sono abituati a muoversi in auto blu, molti extracomunitari non trovano altro posto per passare la notte se non nel piazzale locale. Certo tale situazione deriva anche dalla scelta di porre il più grande Centro d’accoglienza d’Europa poco distante. Bivacchi e accampamenti sono all’ordine del giorno, mentre i servizi igienici sono inadeguati, tanto che il rischio non è solo per la sicurezza, ma anche per la salute, se è vero che sono state riscontrate, su alcune persone stazionanti nell’infrastruttura, diverse infezioni, tra cui la scabbia.”
“Alfano ora non si azzardi a lasciare i crotonesi in balia dell’assenza dello Stato. Non è concepibile che la stazione di Crotone si trasformi nel far west o in un campo profughi. Il presidio della Polfer deve restare ed essere ripristinato in modo da garantire una piena operatività. Su questo punto non arretreremo di un passo, perché qui non si parla di tagli o sacrifici: si tratta della pelle dei cittadini.”
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