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La Regione Calabria è stata sollecitata ad attivare la dichiarazione dello stato di calamità naturale nel Crotonese, a causa della siccità record che sta colpendo l’intero territorio provinciale.
La situazione critica è stata evidenziata in una nota che descrive un’emergenza senza precedenti per l’agricoltura locale.
L’estate bollente, caratterizzata da temperature elevate e assenza totale di precipitazioni, ha creato un mix esplosivo che sta devastando le campagne del Crotonese e non solo.
Dal territorio giungono accorate segnalazioni di danni causati dall’eccessivo caldo. Coltivazioni di pomodori, melanzane, peperoni e angurie stanno subendo scottature su una superficie stimata superiore ai duemila ettari.
Questa situazione critica richiede un intervento immediato per sostenere gli agricoltori locali e preservare l’economia agricola della regione.
L’anno scorso, una richiesta simile era stata avanzata per la provincia di Reggio Calabria, in particolare per il settore del bergamotto, ma non ha ricevuto risposta dalle autorità competenti.
Questo precedente sottolinea l’urgenza di una risposta rapida ed efficace da parte della Regione per evitare ulteriori danni e perdite per gli agricoltori.
La siccità rappresenta una minaccia seria per l’intera agricoltura regionale e per l’economia della regione.
L’intervento tempestivo della Regione Calabria è essenziale per mitigare i danni e offrire supporto agli agricoltori in difficoltà.
La dichiarazione dello stato di calamità naturale non è solo una necessità immediata, ma un atto di responsabilità verso il futuro dell’agricoltura calabrese.
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