Crotone, sesto appuntamento con la manifestazione “150 anni dell’Unità d’Italia”

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Venerdì 18 novembre 2011 a Crotone, sesto appuntamento con la manifestazione 150 anni dell’Unità d’Italia. Le ragioni degli altri promossa dalla Regione Calabria, Assessorato alla Cultura e attuata dall’Arci Lamezia Terme – Vibo Valentia.
Il sottotitolo della manifestazione “Le ragioni degli altri”è efficacemente sintetizzato nel pensiero dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri “[…] comprendere quello che è stato non è un’operazione nostalgica, reazionaria o negazionista ma necessaria a trarre spunti per evitare gli errori (e gli orrori) del passato e per procedere tutti insieme in direzione dello sviluppo. Per una volta, Nord e Sud uniti nella lotta.”
Durante i fatti del Risorgimento Crotone ha visto lo sbarco, nel 1944, dei fratelli Attilio ed Emilio Bandiera che insieme a 17 compagni giunsero alla foce del Neto entusiasmati dalla voce di una insurrezione generale scoppiata in Calabria. Trascorsa la notte e informati da contadini del luogo dell’assoluta calma che regnava nella zona, decisero comunque di proseguire alla volta di Cosenza. Qui furono poi fucilati nel Vallone del Rovito a seguito della delazione del loro compagnoPietro Boccheciampe.
Crotone ricorda l’evento con il Monumento nazionale ai caduti della spedizione dei Fratelli Bandiera, un parallelepipedo di calcestruzzo e marmo strutturato su due livelli con 17 blocchi di pietra di Trani a simboleggiare gli uomini della spedizione fucilati. Realizzato dal 1961 al 1966 in località Bucchi dall’architetto Giorgio Volpato, il monumento vide la posa della prima pietra in occasione del centenario dell’Unità d’Italia il 26 marzo 1961 e fu inaugurato dal Presidente della Repubblica Saragat (presente anche l’onorevole Sandro Pertini) il 21 aprile 1966.
Nell’ambito della manifestazione  150 anni dell’Unità d’Italia. Le ragioni degli altri,  il Comune di Crotone ospiterà tre eventi e la mostra fotografica itinerante 150 Italia Unita, un racconto per immagini del lungo e doloroso percorso che ha portato all’Unità d’Italia.
>Alle ore 18.00, nella Sala Raimondi, si terrà l’incontro con Massimo Teodori, storico e saggista, già parlamentare radicale noto per le sue battaglie laiche e contro la corruzione politica, autore del libro Risorgimento laico. Gli inganni clericali sull’unità d’Italia (Rubbettino, 2011). Il libro parla della laicità come pilastro unificante delle correnti politiche che hanno fatto l’Italia. Infatti il movimento risorgimentale che aveva come obiettivi l’indipendenza dallo straniero (dagli Austriaci al Nord e dai Borbone al Sud), l’unificazione della penisola e la creazione di istituzioni comuni pur non condividendo modalità e mezzi per raggiungere questi obiettivi era tuttavia accomunato dall’idea che potere politico e potere religioso dovessero essere nettamente divisi. L’autore invita a difendere la laicità come presidio necessario e fondante per combattere rigurgiti neo-borbonici, padani, neo-clericali antirisorgimentali che potrebbero penetrare come un virus esiziale nel tessuto connettivo dell’unità nazionale e quindi dell’identità italiana.
> L’incontro con l’autore sarà preceduto da una breve performance teatrale “La festa dell’oblìo – Memoria e ipocrisia sull’unità d’Italia”della Compagnia Proskenion.
> Alle 21.30, sempre nella Sala Raimondi, il concerto dei Coram Populo “Invito al ballo”, un racconto in musica che va dai canti popolari alle cover di uno degli autori più vicini al mondo contemporaneo, Fabrizio De Andrè. Per incuriosire, divertire e coinvolgere  ancor di più il pubblico il gruppo, di matrice calabrese, considerato come una delle migliori e più importanti band di musica etnico-popolare e d’autore, si avvale – durante lo spettacolo – di Giganti o Prucineddre, legati alle tradizioni folkloriche appartenenti a più aree della nostra regione.
La partecipazione agli eventi è gratuita.

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Author: Cristina

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