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I Consiglieri Provinciali di opposizione, Schifino, Lucà, Bonofiglio, Scigliano e Devona in considerazione di quanto sta emergendo sulla vicenda ENI in merito alla estrazione del metano dalle strutture presenti sul territorio, hanno presentato ieri richiesta urgente di convocazione della Conferenza dei Capigruppo e della Seconda Commissione consiliare permanente, per acquisire tutta la documentazione in possesso dell’Ente provincia e per valutare, congiuntamente anche con i capigruppo di maggioranza, le iniziative da prendere in seno al Consiglio Provinciale su una situazione che sta creando giustificati allarmi tra tutta la nostra comunità.
E’ evidente che la mancanza di trasparenza sulle reali attività estrattive dell’ Eni, mentre si sussegue una iperattività sia a terra che a mare, non può non destare preoccupazione, non solo per il manifestarsi di fenomeni di subsidenza ma anche per la sicurezza dei cittadini e per la tutela del nostro unico patrimonio archeologico, riconosciuto anche a livello mondiale di valore inestimabile.
Le istituzioni che ai diversi livelli hanno per legge poteri autorizzativi, di verifica e controllo hanno il dovere di informare tempestivamente l’opinione pubblica sulla reale situazione.
Tentare di trasformare un luogo che doveva restare immacolato e certamente da tutelare come la riserva marina e non solo, in un postazione di sfruttamento metanifero è qualcosa che le nostre popolazioni non possono più accettare passivamente.
E’ pur vero che da anni siamo costretti e abituati a convivere con queste strutture dell’ Eni, ma ad ogni cosa c’è un limite!! Questa iniziativa vuole tentare una volta per tutte di fare chiarezza su scelte esclusivamente economiche, fuori da ogni sudditanza a questa arroganza, si può dire istituzionale, che vuole trasformare la nostra provincia in un luogo di perforazioni senza tra l’altro lasciare alcun vantaggio ad un territorio che sta già pagando enormemente per l’inquinamento prodotto dalla presenza di questa azienda (Eni) con le sue industrie che per anni hanno danneggiato irreversibilmente il nostro territorio ed oggi necessitano di una bonifica che purtroppo anch’essa tarda ad arrivare. Ad ogni cosa c’è un limite!!! Le ultimissime attività impongono comportamenti da parte di tutti, a prescindere dalle collocazioni politiche, responsabili e coerenti.
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