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Ieri pomeriggio, a Parco Pitagora, si è svolto l’evento di lancio del progetto di sviluppo locale organizzato dal consorzio Jobel con il sostegno della Fondazione con il Sud. Sullo sfondo di una serie di attività culturali, musicali e d’intrattenimento si è tenuto il convegno dal titolo “Uno sviluppo per una forte identità comunitaria” che ha visto, tra gli altri, la partecipazione anche di mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso e presidente del Cei.
Ad aprire i lavori è stato Santo Vazzano, presidente di Jobel e presidente regionale di Concooperative Calabria: «In un momento sicuramente non felice per la città di Crotone abbiamo deciso di lanciare un’altra sfida, perché non dobbiamo sentirci vittime di un destino crudele ma vogliamo essere protagonisti di un nuovo sviluppo». Vazzano ha poi continuato: «Oggi raccogliamo i frutti di un anno di lavoro: il parco è vissuto. E vogliamo continuare con questo progetto di sviluppo: quelle che vedete oggi sono solo alcune delle attività che si realizzano in questa struttura: mostre, spettacoli, eventi musicali. Questo parco deve diventare il centro del turismo cittadino».
Con un po’ di emozione e tanta gioia, nel suo intervento di chiusura, Bregantini ha voluto citare il ricordo della sua esperienza crotonese: «tornare a Crotone è sempre un’emozione per me – ha detto -, sono arrivato in questa città per la prima volta nel 1976 carico di esperienze e con grande stupore. In questa terra ho imparato tante cose: sono stato il primo prete ad entrare in Pertusola, sono stato cappellano del carcere, ho insegnato a scuola ed è proprio qui che ho imparato a conoscere i sogni dei ragazzi». «Marginalità, tipicità e reciprocità: sono questi i concetti dai quali non si può prescindere ha poi proseguito il vescovo -. Marginalità che non deve essere emarginazione, anzi da qui deve partire un messaggio importante per il Governo che non può e non deve dimenticare il Sud. E quindi dobbiamo essere bravi a trasformare la marginalità in tipicità, perché ogni terra ha le sue caratteristiche, i suoi colori; Dio non ha creato nessun posto uguale ad un altro e allora dobbiamo essere bravi a valorizzare il prodotto e la terra che lo produce. Infine bisogna fare proprio il concetto di reciprocità che non deve essere dipendenza ma consapevolezza di avere ognuno bisogno dell’altro».
Carlo Borgomeo presidente della fondazione Con il Sud, non ha usato giri di parole per esprimere il suo concetto: «Quelli che hanno vandalizzato il parco di Pitagora in questi anni – ha detto – hanno commesso un sacrilegio, ma non è questo quello che fa più rabbia, ma il fatto che nessuno si sia mai indignato abbastanza per questo. Questa città inizierà a vincere solo quando farà suo il concetto di bene comune. Noi ci stiamo credendo, e non è un caso che abbiamo decido di investire le nostre risorse in questa struttura, e speriamo che questo luogo diventi il cuore dello sviluppo culturale, turistico ed economico della città, ma anche Crotone deve fare la sua parte. Io voglio tornare a Crotone quando in questo luogo si farà una fondazione di comunità. Bisogna stare tutti dalla stessa parte e riscoprire il valore delle cose comuni».
«Quella del Giardino di Pitagora era una scommessa che abbiamo voluto fare e che abbiamo vinto, sebbene l’esito non fosse così scontato» ha detto invece il sindaco della città Peppino Vallone. Il primo cittadino ha poi aggiunto che il Comune investirà altri fondi Pisu per effettuare altri interventi nel parco.
Il prefetto Vincenzo Panico ha elogiato il lavoro fatto da Jobel con queste parole: «Cooperative ed imprese locali che collaborano, coesione sociale, reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati, questa è la vitalità che eccelle in questa terra e che crea reali occasioni di sviluppo. L’interrelazione che si è creata tra l’offerta del parco ed il territorio secondo me è qualcosa di straordinario».
Piero Mendicino, direttore di Confcooperative Calabria ha parlato di occasione da cogliere: «In questo momento in cui non si fa altro che parlare di crisi economica e di spread noi dobbiamo ritrovare la fiducia e farlo attraverso la cultura è sicuramente un qualcosa di importante».
Al dibattito ha partecipato anche l’assessore alla cultura del Comune di Crotone Piero Cotronei: «Il sogno della nostra amministrazione è sempre quello di creare, con il Giardino di Pitagora, un concreto collegamento tra il centro della città e le zone più esterne. Questo deve essere il cuore pulsante dell’attività culturale cittadina».
Andrea Ferraris, presidente del Consorzio Beni Culturali Italia ha parlato della bellezza del progetto e della capacità di tanti giovani che attraverso la cultura hanno scelto di creare delle occasioni di lavoro e di sviluppo, mentre Lanfranco Massari, presidente di Federculura turismo e sport di Confcooperative ha sottolineato il ruolo delle cooperative nei progetti di sviluppo territoriale: «Non è un caso che questa proposta venga dal mondo cooperativo – ha detto – perché mettere insieme le risorse, programmare e creare progetti tanto innovativi creando occasioni di lavoro stabile e regolare è proprio l’obiettivo delle cooperative e non è un caso che in un momento tanto delicato si sia scelto il 2012 proprio come hanno da dedicare a questo tipo di attività».
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