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Il presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato, insieme al presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo, al sindaco di Crotone Giuseppe Vallone e alla consigliera regionale Flora Sculco, alla inaugurazione della seconda postazione “Tac” del reparto di Radiologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone. Questo prezioso strumento consentirà, già dai prossimi giorni, di smaltire una enorme mole di lavoro rimasta arretrata. Finora, infatti, l’unica apparecchiatura in funzione ha consentito di svolgere solo attività di urgenza. Nonostante tutto, solo nel 2014, essa ha effettuato sedicimila prestazioni, di cui il 40% provenienti tutte dal Pronto Soccorso.
“Nella riprogrammazione sanitaria regionale –ha detto il Governatore della Calabria- la città di Crotone e la sua provincia avranno uno spazio rispondente a quelle che sono le reali esigenze di questo territorio e costituiranno un tassello importante all’interno della rete sanitaria regionale, sia dal punto di vista ospedaliero che territoriale. Per troppo tempo in questa realtà sono state prodotte solo guasti per effetto di un approccio meramente ragionieristico con il Piano di Rientro. I problemi della riorganizzazione dei servizi sono stati marginalizzati, sottovalutati o mantenuti assolutamente al di fuori dall’attenzione che meritavano. Noi, ora, vogliamo riorganizzare e riqualificare i servizi con l’obiettivo di uscire al più presto dal Commissariamento, ripristinando finalmente una condizione di normalità nell’organizzazione sanitaria della nostra regione”.
“E’ chiaro che –ha aggiunto Oliverio- proprio perché partiamo da una situazione di difficoltà e di deterioramento dei servizi, tutto ciò comporterà uno sforzo ed un impegno maggiore. Per questo motivo c’è bisogno del coinvolgimento e della partecipazione di tutti alla formazione di un nuovo processo di cambiamento e la piena consapevolezza del percorso difficile e in salita che abbiamo davanti. Gli obiettivi principali del nostro programma prevedono minore ospedalizzazione, riduzione al minimo dei ricoveri inappropriati e dei viaggi della speranza al di fuori della nostra regione, maggiore articolazione e maggiore qualità dei servizi sul territorio e, soprattutto, prevenzione. Se li realizzeremo, daremo alla Calabria un sistema sanitario veramente efficace ed efficiente, in grado di garantire il diritto alla cura e alla salute ad ogni calabrese”.
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