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Riceviamo e pubblichiamo:
La presente per evidenziare alla S.V. la necessità del rinnovo della Consulta Comunale del Terzo Settore, in attuazione dello specifico regolamento approvato dal Consiglio Comunale nel mese di settembre 2007. Della Consulta, che ha prodotto solo un Convegno il 10 marzo 2008 su “Solidarietà e integrazione sociale”, fanno parte solo alcune associazioni, come la Coop. Progetto Pitagora 86, l’Associazione “I Colori della Memoria”, Agorà Kroton, l’Associazione “A. Maslow”, l’Auser, l’Associazione Nazionale mutilati ed invalidi civili, l’Avis, l’Unione Italiana Sport per tutti, l’Arci Nuova Associazione, l’Associazione G&A e la coop.sociale “Diotima”; che non rappreseno tutto il variegato mondo del sociale. Una Consulta Comunale come la famosa “Araba Fenice”, di cui tutti ne parlano, ma nessuna la vede.
La consulta che doveva essere un organo di consultazione del Comune per le materie afferenti il terzo settore e doveva promuovere la partecipazione attiva e responsabile delle organizzazioni del terzo settore sia nella programmazione che nell’attuazione di un sistema di protezione sociale, anche attraverso specifiche iniziative, al fine di favorire lo sviluppo di una rete territoriale basata su principi condivisi ed avanzare anche proposte al Comune sia di carattere generale che specifico in merito all’organizzazione del sistema sociale locale.
Una Consulta Comunale, nata male, che non ha garantito la pluralità dovuta, ne il rispetto di quanto previsto dall’art, 2, comma 3, (la Consulta rimane in carica per la durata di anni 3 è può essere di seguito integrata dagli organismi che ne fanno richiesta). Il congelare l’esistente “inesistente” impedirebbe quel rinnovamento e quel pluralismo, invocato, peraltro, anche dal Governatore delle Misericordie di Calabria, Leonardo Sacco, “lamentando il non coinvolgimento di Associazioni cattoliche”.
Ed altre, largamente presenti sul territorio. La nostra amarezza è di constatare, in questi giorni, non il rinnovo della Consulta Comunale scaduta, strumento necessario e di proposte democratiche, di cui ne chiediamo il rinnovo ed il rinnovamento, ma il consolidamento di un “cartello” di Associazioni gradite, per condizionare eventuali proposte o richiesta di altre Associazioni sociali indipendenti.
Auspichiamo, con forza, che vengano bandite logiche di parte e sacche parassitarie, che, grazie ad alcune coperture, sono “buone per tutte le stagioni”, manifestando la nostra disponibilità e quella di altri soggetti a collaborare con l’istituzione comunale e con tutti quanti interessati nel sociale. L’occasione per evidenziare, la richiesta della Marco Polo, di costituire anche a Crotone, il Registro Anagrafico delle “Coppie di fatto”, è corroborata anche dall’ultima sentenza n° 4148 del 15 marzo 2012, giunta dalla Corte di Cassazione che ha riconosciuto per le coppie omosessuali il diritto di avere una vita famigliare come qualsiasi altra coppia eterosessuale coniugata.
Confidando, nella Sua disponibilità, si chiede, al più presto, un incontro, per meglio illustrare, la richiesta predetta, in una Città, inclusiva, aperta e solidale e di dare dignità alle innumerevoli situazioni di convivenza tramite il riconoscimento di alcuni semplici benefici sul fronte tributario Comunale attualmente riservati esclusivamente alle famiglie unite sotto il vincolo civile o religioso del matrimonio. C’è una Città che ci testimonia giornalmente la propria volontà di voltare pagina rispetto al modello dello spreco e dell’illegalità che è molta diffusa nel nostro Paese.
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