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Ieri, in una riunione della “Compagnia dei Democratici” convocata dai Coordinatori Provinciali Luca Mancuso e Antonio Samà insieme ai componenti della giunta esecutiva, a cui si è aggiunta la nuova entrata Maria Grazia Grande, nominata anche nell’ambito della stessa seduta responsabile organizzativa del movimento, si è discusso a 360° delle varie problematiche che attanagliano Crotone e la sua provincia e dell’organizzazione del movimento.
Nella discussione sono state evidenziate alcune problematiche che per la CdD sono delle vere e proprie emergenze: lavoro e infrastrutture legate alla vicenda Eni-bonifica sono i veri punti di snodo per risollevare il nostro territorio da questo stato comatoso.
Inoltre nella discussione Salvatore Lucà e Osvaldo Scarriglia, oltre a condividere l’analisi fatta da tutti gli intervenuti, hanno ribadito l’autonomia del movimento da tutti i partiti presenti nel panorama politico regionale, sottolineando però il leale appoggio a Crotone, al Sindaco Peppino Vallone e alla sua giunta.
Certamente hanno dichiarato Lucà e Scarriglia la CdD manterrà quanto promesso in campagna elettorale: lealtà al progetto politico Vallone ma non lesinando suggerimenti e critiche ove dovessero essere necessarie per concretizzare un programma elettorale importante ed ambizioso, sicuramente non ci faremo condizionare da chicchessia.
In chiusura di seduta, la giunta esecutiva della CdD ha deciso, prima di procedere all’organizzazione di una manifestazione pubblica con il mondo istituzionale e associativo, di sottoporre all’attenzione di tutta la struttura provinciale una serie di progetti operativi da proporre alle istituzioni per avviare un progetto di sviluppo tangibile che allevi e migliori le condizioni socio-economiche del nostro territorio.
Tutti i dirigenti si sono impegnati a presentare ai coordinatori provinciali nei prossimi giorni una serie di idee concrete che non siano quei soliti proclami “ urbi et orbi ”che nel tempo hanno portato Crotone agli ultimi posti di tutte le classifiche socio-economiche, ma programmi realizzabili da subito e rivolti principalmente ai giovani disoccupati ed a quelle famiglie che vivono veramente in uno stato di indigenza.
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