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«Emodinamica con Cardiologia interventistica, sistemazione del Pronto soccorso e del Laboratorio analisi, indagini approfondite e definitive sull’incidenza tumori nel personale, ripristino della Terapia intensiva neonatale, previsione di una Stroke Unit, stima del personale mancante e reclutamento delle figure necessarie, anche negli altri ospedali spoke».
Sono le richieste formali dei parlamentari M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela per l’ospedale di Crotone, articolate in una lettera indirizzata al governatore regionale, Mario Oliverio, e ai commissari per il piano di rientro e dell’Asp crotonese, Massimo Scura e Sergio Arena. Lo stesso documento è stato trasmesso anche ai ministri della Salute e dell’Economia, Beatrice Lorenzin e Pier Carlo Padoan.
«La questione più grave – hanno scritto Nesci e Parentela sull’ospedale di Crotone – è la pesante diminuzione di posti letto, passati da circa 800 a 280, con la contestuale, imprudente riduzione di operatività dei più vicini presìdi della fascia ionica e dell’altopiano silano. In questo quadro, la recente previsione di sopprimere strutture fondamentali di Neonatologia, a partire dalla Terapia intensiva neonatale, aggrava la situazione e sgomenta; soprattutto a motivo delle difficoltà di trasferimento dei pazienti in altro ospedale, per causa delle strade, lente, insicure o non ammodernate, e per la carenza di buoni mezzi di soccorso. Lo stesso discorso vale per le dotazioni di Nefrologia e Oncologia, sia pure con le diverse specificità dei citati reparti, oggi in sofferenza».
I due deputati, che accompagnati dagli attivisti M5s avevano visitato l’ospedale di Crotone lo scorso 8 giugno, hanno inoltre invitato i destinatari della loro missiva a rilevare la mancanza dei requisiti di legge in capo al direttore sanitario, Agostino Talerico.
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