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“Ma chi era sto Pitagora?”. Questa mattina Sara Oliverio, nei panni di una maestra un po’ bizzarra, ha provato a spiegarlo agli alunni della scuola primaria Don Milani, con una singolare animazione didattica, fatta con una serie di pupazzi e divertenti giochi, che si è svolta al Giardino di Pitagora.
Il primo dei quattro appuntamenti previsti dal progetto culturale, ideato e progettato dalla TGL comunicazione in collaborazione con il consorzio Jobel, è stato un successo. Per due volte la giovane artista crotonese ha intrattenuto i bambini con una divertente spiegazione sulla vita e le scoperte del filosofo e matematico di Samo. I bambini hanno partecipato attivamente alla “lezione” interpretando le onde del mare durante i lunghi viaggi di Pitagora, versando vino in una magica coppa che invitava a tenere lontani gli eccessi e a ricreare l’armonia del cosmo con palloncini ed un telo azzurro. Insomma il tutto si è svolto tra le risate generali e lo stupore, ma il momento più divertente è stato sicuramente quello in cui il pupazzo di Pitagora, per spiegare l’invenzione della scala musicale, si è messo a ballare e cantare il celebre successo di Adriano Celentano “Ventiquattro mila baci”.
Gli spettatori hanno mostrato molto interesse verso la figura di Pitagora e verso gli strumenti usati nel corso della “lezione”, facendo una serie di curiose domande e acute osservazioni.
Al termine della lezione di Sara Oliverio, i ragazzi hanno visitato la mostra d’arte etica, allestita da Paolo Sansone, dal titolo “Yeshua è la luce”.
Il prossimo appuntamento con “Ma chi era sto Pitagora?” è previsto per il 3 maggio prossimo, quando, al Giardino di Pitagora, ci sarà il maestro Luca Campana con la sua giovane orchestra. Si parlerà della storia della musica. Anche in quella circostanza, e per tutta la giornata, si potranno ammirare le opere di Sansone.
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