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Nella serata di domenica, presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, si è verificato un grave episodio di violenza in cui due dottoresse e due infermiere sono state aggredite da una donna furiosa.
Quest’ultima avrebbe preteso che un suo familiare venisse visitato immediatamente, nonostante non avesse ricevuto un codice prioritario durante il triage.
In preda all’ira e cercando di scavalcare altri pazienti, tra cui anche un bambino, la donna ha colpito il personale medico con calci e pugni.
Le conseguenze sono state serie: una delle infermiere ha riportato una ferita al labbro, mentre l’altra ha subito la frattura di un dito. Una delle dottoresse ha avuto una distorsione e il polso ingessato, mentre la seconda è stata colpita da contusioni e ha subito un forte shock. Solo l’intervento tempestivo delle guardie giurate e della Polizia ha posto fine all’aggressione, portando alla denuncia della donna per lesioni gravi e interruzione di pubblico servizio. Il paziente per cui la donna chiedeva l’assistenza immediata è invece scomparso.
In risposta all’incidente, l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, tramite il commissario straordinario Antonio Brambilla e il direttore di Presidio medico Lucio Cosentino, ha espresso sconcerto e solidarietà al personale colpito. Hanno definito l’episodio “intollerabile”, evidenziando come la violenza contro il personale sanitario, sia fisica che verbale, sia ormai un’emergenza nazionale che richiede azioni immediate. L’Azienda ha promesso di adottare misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire ulteriori episodi simili.
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