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“Il varo del decreto legge per il riordino e la riduzione delle Province italiane è avvenuto con metodi assolutamente condominiali. Darò battaglia in Senato per modificare un provvedimento scellerato, iniquo e irresponsabile, il tutto mortificando i crotonesi e isolando ulteriormente il territorio”. A dichiararlo la senatrice calabrese del Pdl, a poche ore dalla decisione del Consiglio dei ministri.
“L’improvvisato percorso di consultazione con le istituzioni regionali e locali, fortemente voluto dal Governo Monti, non ha alcunché da invidiare alle fantozziane riunioni condominiali con l’unica discriminante che in ballo non c’è qualche intervento di manutenzione straordinaria o di giardinaggio ma il riassetto territoriale dello Stato, la soppressione o meno di fondamentali presidi di legalità, di sicurezza e di lavoro, il futuro stesso dei cittadini”.
“Davvero impensabile – continua la senatrice del Pdl – sostenere un provvedimento che sancisce la scomparsa della Provincia di Crotone soprattutto dopo aver registrato un’assoluta mancanza di sensibilità e di confronto del Governo sugli emendamenti da me proposti nei mesi scorsi”.
“Già a partire dai primi mesi del 2010, quando cioè ha cominciato a diventare consistente l’eventuale soppressione della nostra Provincia – ha rimarcato la senatrice del Pdl – ho più volte manifestato pubblicamente la mia volontà di mettere in campo ogni azione politica e parlamentare finalizzata a scongiurare ipotesi e orientamenti di tal genere non ultimo un emendamento che, nel rispetto dell’articolo 133 della Costituzione, prevedeva l’adesione alla provincia pitagorica dei comuni della fascia ionica e di San Giovanni in Fiore, facenti parte della provincia di Cosenza”.
” Mi auguro – ha concluso la senatrice Bianchi – che le iniquità del provvedimento potranno essere modificate nelle prossime settimane in Parlamento”.
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