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Dopo la pubblicazione della graduatoria relativa all’Avviso pubblico sull’avvio del Sistema delle Residenze Teatrali in Calabria, prendono l’avvio i progetti vincitori. Il primo a partire, avendo già espletato tutto l’iter burocratico e firmato la relativa convenzione, sarà quello presentato dal Centro Teatro Calabria in collaborazione con il Comune di Cotronei.
Il progetto dal titolo “Le arti del gesto: la trasversalità della creazione artistica”, che avrà la sede presso il Teatro Comunale di Cotronei, è stato costruito con la finalità di creare una struttura operativa permanente nel territorio dell’Alto Marchesato crotonese. Il Progetto permetterà di sviluppare una attività triennale che mira a far diventare il Teatro Comunale un vero e proprio centro stabile di produzione professionale di spettacoli di teatro, danza e musica.
Il programma che il regista Nello Costabile, direttore artistico e i suoi collaboratori hanno approntato prevede un’articolazione secondo quattro direttrici: per l’attività di produzione verrà costituita una Compagnia stabile formata dagli attori del Centro e dagli allievi dei corsi di formazione; per l’attività di formazione professionale verrà istituita una vera e propria “Accademia internazionale delle arti del gesto”; l’organizzazione di attività promozionali per le scuole, le associazioni del territorio e per il pubblico verrà, invece, sviluppata sotto la sigla “Le arti dello spettatore”; infine la programmazione non prevede la classica stagione teatrale, ma l’organizzazione di tre grandi eventi: “Le arti del gesto/Spring” – Festival di primavera; “Incontri internazionali di arti performative” nel periodo estivo e “Le arti del gesto/Autumn” – Festival d’autunno. Al fine di catalizzare l’interesse ad un nuovo tipo di turismo culturale. Ognuna di queste attività si legherà all’altra in un percorso trasversale.
Il programma della Residenza, che ha ricevuto il patrocinio della prestigiosa rivista di teatro SIPARIO, si presenta ricco e allettante, soprattutto per il coinvolgimento nel progetto di importanti artisti internazionali, che oltre a svolgere attività didattica saranno di supporto per le produzioni in modo da favorire la crescita delle professionalità calabresi favorendone l’inserimento nei circuiti nazionali e internazionali.
Fra gli artisti che saranno coinvolti nel 2012 si segnalano: Ferruccio Soleri, il grande Arlecchino strehleriano; Carlo Boso, regista e direttore dell’AIDAS – Académie Internationale Des Arts du Spectacle – Montreuil (Francia)uno dei massimi esperti mondiali sulla tradizione della Commedia dell’Arte; Andrea Cavarra, attore – regista, esperto di tecniche di Commedia dell’Arte e costruzione di maschere; Enrico Masseroli, attore-regista, uno dei massimi esperti italiani di Topeng, il teatro-danza balinese; Cathy Marchand, attrice francese del Living Theatre, la storica compagnia fondata da Julian Beck e Judith Malina; Renata Mezenova, attrice e cantante russo/cubana; Paolo Rossi, attore – regista, punta di diamante del teatro popolare in Italia; Amedeo Amodio, uno dei più importanti coreografi europei; Gillian Whittingham, la grande coreografa inglese, a lungo collaboratrice di Carla Fracci; Duccio Bellugi Vannucini, attore storico del Théâtre du Soleil di Parigi; Lucia Bensasson, attrice e direttrice di ARTA – Association de Recherche des Traditions de l’Acteur – Parigi; Mario Mattia Giorgetti, attore-regista e direttore della rivista SIPARIO; Carles Cañellas, unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi marionettisti d’Europa; ma nel progetto sono coinvolti, anche, alcuni dei più importanti musicisti calabresi quali Dario Brunori, cantautore, il violoncellista Stefano Amato, Mirko Onofrio, flautista e i Taranta Terapy.
Tutte le attività saranno svolte secondo due linee artistiche denominate: 1) “Dentro la maschera/ Tra oriente ed occidente”- dalla Commedia dell’Arte alle danze balinesi; 2) “Memorie del mito/ Contemporaneità dei classici” all’interno della quale per il 2012 sono già previste la produzione di: “Le Erinni” di Uberto Paolo Quintavalle, con la regia di Mario Mattia Giorgetti, scene di Tiziana Gagliardi, costumi di Graziano Gregori, coreografie di Gillian Whitthingham, musiche di Midori Takada e la partecipazione di Renata Mezenova e “Antigone nel sepolcro”, novità assoluta di Philippe Forest, con la regia di Nello Costabile, la partecipazione di Cathy Marchand e le musiche dirette da Mirko Onofrio.
Infine la residenza sarà tutor per due gruppi teatrali, la Compagnia dell’Arciere di Cosenza e Experimenta/Teatro dell’arte di Reggio Calabria, oltre al giovane gruppo musicale emergente dei Fukada Tree e della Compagnia “Non solo danza”. E mentre si danno gli ultimi ritocchi al programma del prossimo anno, si sta già lavorando al 2013 durante il quale si prevede già di ospitare la grande regista francese Arianne Mnouchkine, fondatrice e direttrice del mitico Théâtre du Soleil parigino.
Insomma attraverso questo progetto di Residenza si vuol fare di Cotronei una delle capitali europee delle Arti del Gesto. Infatti, Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei, soddisfatto dell’obiettivo raggiunto ha dichiarato:“Facendo suo il progetto proposto dal Centro Teatro Calabria, il Comune di Cotronei si è proposto di attivare un’azione di promozione della creatività, attivando le giuste sinergie fra le esigenze istituzionali e quelle della produzione artistica per dare un contributo fattivo alla crescita sociale e culturale di un territorio come il nostro, considerato solo terra di consumo per prodotti elaborati altrove. Siamo quindi molto felici del fatto che il nostro progetto sia risultato fra i primi due che hanno avuto il punteggio massimo, premiando così la nostra scelta di sviluppare una progettualità ad ampio respiro, mettendo in atto dispositivi di massimo rendimento culturale, definendo rapporti di partenariato con operatori professionisti, al fine di potenziare le attività culturali sul territorio cittadino”.
E l’Assessore Lorenzo Oliveti, che ha seguito da vicino le fasi preparatorie del progetto, si dice convinto che “l’avvio della residenza multidisciplinare presso il Teatro Comunale è una risorsa per la crescita dell’intero territorio dell’Alto Marchesato, e potrà contribuire a creare un organico sistema teatrale regionale in cui interagiscano realtà pubbliche e private. Un simile progetto, siamo sicuri, avrà delle ricadute anche sulla promozione di un nuovo tipo di turismo culturale”.
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