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A seguito di indagini patrimoniali – coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto presso la D.D.A., Dott. Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore della D.D.A. di Catanzaro, Dott. Domenico Guarascio – la Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone ha sottoposto a confisca un patrimonio di circa 21 milioni di euro, nei confronti di un uomo ritenuto contiguo alla cosca di ‘ndrangheta della famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto, applicando altresì la misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno.
La misura di prevenzione personale e patrimoniale, è stata emessa dal Tribunale di Crotone – Ufficio Misure di Prevenzione – su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ai sensi della normativa antimafia, di cui al D. Lgs. 159/2011.
L’art. 4 del citato Decreto Legislativo 159/2011 ha ampliato la sfera dei soggetti destinatari di tali misure di prevenzione anche a coloro “già solo” indiziati del delitto di cui all’art. 12 quinquies D.L. 306/1992, per il quale è comunque intervenuta, in capo all’uomo, condanna definitiva nel mese di febbraio 2015.
Nel luglio 2016 era stata data esecuzione, sempre da parte delle Fiamme Gialle Pitagoriche, all’applicazione del sequestro anticipato di beni mobili, immobili ed aziende nella disponibilità diretta ed indiretta dello stesso imprenditore in virtù dei riscontri documentali raccolti dai Finanzieri della Compagnia di Crotone, nel corso degli anni. L’uomo infatti, si sarebbe inserito nell‘economia legale, favorito da soggetti intranei alla criminalità organizzata, utilizzando ingenti liquidità finanziarie, frutto di proventi illeciti derivanti da contributi statali, europei
e rimborsi Iva, erogati a imprese commerciali – ad egli stesso direttamente o indirettamente riconducibili.
A tale importante risultato le Fiamme Gialle sono pervenute ponendo in essere complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria ed economico finanziaria espletate con l’ausilio di estesi accertamenti bancari e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso al Corpo della Guardia di Finanza.
Nello specifico, l’esecuzione dell’atto giudiziario, da parte dei Finanzieri, ha portato all’applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, nei confronti del’uomo, con obbligo di soggiorno, per la durata di tre anni, nonché, alla confisca, di numerosi beni immobili, diversi esercizi commerciali organizzati in compagini societarie a responsabilità limitata, operanti nel settore turistico, alberghiero, di ristorazione, bar e similari, nonché, di molteplici quote societarie, relative ad imprese operanti non solo nella provincia Crotonese ma anche a Milano, Firenze, Parma, Pisa e Vibo Valentia.
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